Dal Società Campo di Mirafiori al Lotteria passando per il Costa Azzurra nel trotto, Parioli e Regina Elena nel galoppo
Da Torino a Napoli, dal Società Campo di Mirafiori al Lotteria passando per il Costa Azzurra, abbiamo avuto la conferma che la nostra ippica (quella dei cavalli e del pubblico) è ancora viva. Un mese fa a Torino nel Campo dei Fiori lasciava tutti di stucco con un finale dei suoi Super Star Reaf che in un ottimo 11.9 precedeva Rue Du Bac e Tano Fohle Sm relegando al quinto posto il favorito Timone Ek, presentato nell’occasione con i ferri.
Appena quindici giorni dopo, sempre a Torino, nel Costa Azzurra, l’atteso campione d’oltralpe Un Mec D’Heripre, rispettando il pronostico si affermava in 11.8 sugli indigeni Ringostar Treb e Timone Ek accreditati dello stesso tempo del vincitore.
Altri quindici giorni per arrivare al Lotteria di Napoli che alla vigilia doveva essere una questione tra francesi, ovvero Un Mec D’Eripre e Timoko. Alla fine la sfida si è risolta con la debacle di Timoko costretto nella finale all’esterno per tutto il percorso e la sconfitta di Un Nec D’Eripre, leader dal via, da parte di Timone Ek che Enrico Bellei aveva sapientemente sistemato con una eccellente partenza dietro il francese da Orlando Vici.
Timone Ek, presentato senza ferri sia in batteria sia nella finale, si imponeva nientemeno che in 10.5 che era il nuovo record della corsa. Terzo un sorprendente Tesoro Degli Dei in 10.7 davanti a Ringostar Treb e Timoko.
Il primo di Maggio a Capannelle i due appuntamenti classici del galoppo, il Premio Parioli e il Premio Regina Elena. Nel primo si affermava per una corta testa Anda Muchacho con Dario Vargiu su Patriot Hero con Lanfranco Dettori. Nel secondo successo, per i colori della Effevi di Felice Villa, di Mi Raccomando che con Fabio Branca aveva la meglio per una corta incollatura su Lady Ramon.
Dunque una serie di eventi che ha confermato, se ancora ce ne fosse bisogno, la bontà del nostro allevamento e l’appeal che può avere ancora sul pubblico la grande ippica.
Non ci resta che registrare per l’ennesima volta che l’ippica c’è, quel che manca è chi la governa.
Fral