La superficialità di alcuni dirigenti del Mipaaf rasenta il comico. Affermano che sull’ippica si effettuano scommesse riconosciute dallo Stato e pertanto il modello AIA per amministrare la giustizia sportiva non sembra applicabile. Da quando lo Stato ha vietato l’effettuazione di scommesse sul calcio? Allibisce il mancato rispetto per il settore da parte di chi dovrebbe amministrarlo.