Riflettori puntati sul Nastro Azzurro e sul Città di Torino
Domenica 21 Maggio è soprattutto la giornata del 134° Derby italiano di galoppo. Un’edizione quella di quest’anno che, considerate le premesse poco incoraggianti (vedi caso Mario Hofer) si può definire accettabile. Undici al via due dei quali provengono dall’estero. Si tratta del franco-italiano Kensai allenato da Simone Brogi e dell’italo-tedesco Fortissimo allenato da Ralf Rohne. Proprio Kensai, sulla base soprattutto del quarto nel Prix La Force, è il soggetto che intriga di più. Più difficile inquadrare Fortissimo che dopo aver debuttato senza impressionare lo scorso anno a Merano è rientrato vincendo una maiden a Dusseldorf. Quanto ai nostri i due più in vista sono il Grizzettiano Anda Muchacho e il Bottiano Ground Rules. Per il primo che resta sui successi nel Gardone e soprattutto nel Parioli c’è l’incognita della distanza allungata, per il secondo vincitore a del Campobello e retrocesso al secondo posto nel Botticelli pesa la ben nota difficoltà di impiego. Da non escludere gli altri, in particolare Mac Mahon che ha al suo attivo un significativo tre su tre, Aethos primo nel Botticelli a seguito del distanziamento di Ground Rules e Patriot Hero secondo di Anda Muchacho nel Parioli.
Sempre domenica 21 a Torino va in scena il declassato Città Di Torino, classica sul doppio chilometro per i quattro anni. Indiscusso favorito il potente Urlo Dei Venti con in sulky Enrico Bellei. Il figlio di Mago D’Amore, a segno un mese fa nel modenese Gran Premio D’Europa con il piglio del più forte trova sulla sua strada soprattutto Ursa Caf, in credito con la fortuna, e Uragano Trebi’, secondo di Urlo nel citato Gran Premio D’Europa. Da non escludere un inserimento da parte di Uma Francis che va più forte di quanto non dicano le recenti prestazioni, Universo D’Amore e Un Besito, in errore all’ultima uscita a Capannelle, ma in precedenza in serie di vittorie.
Due convegni, quelli di Roma e di Torino, che hanno tutti gli ingredienti per attrarre pubblico, a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che la nostra ippica nonostante tutto (disinteresse e inadempienze di chi la governa) è ancora viva.
Fral