Giovedì 18 cm i rappresentanti delle associazioni delle società di corse Ani, Coordinamento Ippodromi, Federippodromi SDCA, UNI, Società Trenno sono stati ricevuti dal direttore generale Dott. Abate, al quale hanno illustrato, la drammatica situazione in cui versano gli ippodromi.
In particolare hanno lamentato di aver svolto l’attività e di aver reso i servizi richiesti dal Mipaaf relativi all’organizzazione delle corse dal 1° gennaio a oggi senza aver firmato un contratto per il 2017, di non avere ancora ricevuto, tranne un ippodromo, le spettanze 2017 né il saldo 2016 e di non essere in condizione di sopportare ulteriori tagli ai fondi loro destinati.
Il dott. Abate si è reso disponibile a trovare soluzioni atte a normalizzare i rapporti con le società di corse e relativamente al saldo delle spettanze 2016 e impegnato a procedere ai pagamenti entro il 31 Luglio.
Nel prossimo incontro del 24 maggio gli ippodromi presenteranno un documento sottoscritto da tutte le associazioni con il quale chiedono al Ministero di liquidare a breve le competenze 2016, in assenza delle quali è impossibile redigere i loro bilanci.
Ad oggi il Mipaaf trattiene ancora quanto dovuto alle società di corse per gli ultimi due mesi 2016, in attesa di verificare se i costi dei rendiconti presentati hanno coperto la “sovvenzione” dovuta per il 2016.
Un paradosso, considerato che dal Mipaaf è stata richiesta una fideiussione con cui può rivalersi in caso di minori costi sostenuti rispetto all’importo da erogare.
Inoltre gli ippodromi chiedono che il Ministero si impegni a regolare per il 2017 il rapporto convenzionale come per l’anno 2015, senza rendicontazione e fatturazione e recuperi le risorse necessarie affinché le somme stanziate per i servizi resi nel corrente anno siano almeno pari a quelle del 2015.
La convenzione 2015 non è altro che una proroga della vecchia Deloitte di panzeroniana memoria, che non prevedeva rendicontazione, ma solo un contratto basato su:
- Un finanziamento impianti;
- Corrispettivo tv;
- Percentuale sulle scommesse esterne e interne al campo.
Fin qui tutto condivisibile
Poi ha prevalso il ritorno ai vecchi schemi assistenzialistici, la mancanza d’imprenditorialità, il non coraggio di accettare le sfide del mercato.
Infatti le società di corse improvvisandosi al contempo nei ruoli di Ministero, Consiglio di Stato e Corte dei Conti, partendo da una proposta di “Lenza e Rondoni” (allegato 1) sostengono di poter richiedere (allegato 2) “a titolo di corrispettivo per i servizi resi per l’organizzazione delle corse a copertura delle spese a ciascun vincitore di premi al traguardo una percentuale del premio conseguito.”.
Dichiarando che” a far data dal 1° giugno 2017, saranno costrette ad attivare le procedure previste per legge (c.d. mobilità) per la riduzione del personale dipendente. ”.
Contrapponendosi a quanto disposto dal punto 1, art 12 del D.P.R. 8-4-1998 n. 169 (allegato 3),
“… riordino della disciplina organizzativa, funzionale e fiscale dei giochi e delle scommesse relativi alle corse dei cavalli, nonché per il riparto dei proventi,…: “
Art. 12 (Attribuzione dei proventi) – 1. Con decreto del Ministro delle finanze, di concerto con il Ministro per le politiche agricole, sono stabilite le quote di prelievo sull’introito lordo delle scommesse sulle corse dei cavalli da destinare all’UNIRE, al fine di garantire l’espletamento dei suoi compiti istituzionali, il montepremi ed il finanziamento delle provvidenze per l’allevamento, secondo programmi da sottoporre all’approvazione del Ministro per le politiche agricole, sentito il Ministro delle finanze.
Sono ritornati i furbetti del quartierino !!
Mauma
allegato n. 1 – Verbale incontro Società-Mipaaf
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allegato n. 2 – Proposta Società di Corse
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allegato n. 3 – Art. 12 – Dpr 169/98
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