.
.
Il Presidente dell’Anact ha convocato un nuovo CD per la data del 5 giugno 2017, per la disamina di diversi argomenti, fra i quali l’approvazione del verbale del precedente CD (498), la convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio, e, naturalmente, come questione urgente e decisiva per la vita dell’associazione la nascita di “Trotto Italia”.
…………………………………….
Il parere del legale:
- L’ approvazione del verbale del CD precedente (498) –a sua volta portatore di approvazione del verbale 497- non appare giuridicamente sostenibile per un duplice ordine di motivi: il primo, quello della illegittima sospensione del consigliere Gaddoni; il secondo, quello della mancanza del quorum costitutivo, di certo non ovviata dal surrogato di riconvocazione per il pomeriggio. Qualificata come sospensione, ma in realtà nuova convocazione – quindi, all’evidenza, nulla – per consentire l’intervento di un altro consigliere in orario diverso da quello previsto nella convocazione.
- Trotto Italia: le modalità con cui è stata costituita fanno pensare ad una sorta di fatto compiuto. Solamente l’assemblea dei soci può disporre l’adesione della associazione (Anact) ad altra associazione (Trotto Italia) e soltanto previa modifica dello statuto. Ogni intervento del Consiglio direttivo in proposito costituisce un atto non conforme alla legge e allo statuto e non può avere alcuna validità e/o efficacia. Meno che mai, inoltre, tale questione potrà essere sottoposta al vaglio dell’assemblea ordinaria in quanto di competenza della straordinaria ( art. 16 Statuto allegato).
Convinti che “il rispetto delle regole è elemento fondante del viver civile, sia si tratti di legge dello stato, di regole societarie e/o riguardanti la vita di una associazione.”, ci domandiamo: quanto sopra
Cui prodest?
Non sarebbe stato meglio una convocazione “urgente” per sollecitare azioni anche giudiziarie a difesa degli associati e della filiera tutta, dirette ad ottenere i pagamenti che ritardano da oltre sei mesi?
Ancora più convinti che disinformazione e ignoranza sono i peggiori nemici del settore ricordiamo:
1)le risorse all’ippica per il 2017 – disegno di legge di bilancio n. 2611 “interventi a favore del settore ippico” – ammontano a 169.927.353 contro 176.781.354 del 2016. Cifre confermate all’Organismo Ippico dal Capo Dipartimento Bianchi e dal Caposegreteria Angelo Zucchi;
2)nel 2016 totalizzatori, quota fissa, riferimento hanno portato (dati Amms) nelle casse dell’ippica € 31.214.013 contro gli attuali € 26.915.925 per un – 13,76% e per una perdita giornaliera, rispetto al 2017, di € 29.041,12. Minori ricavi in proiezione annua per 10.570.967,68;
3) numeri alla mano, le scelte tecniche del Mipaaf e dei suoi consulenti, tra cui l’Anact, relative a programmazione, calendario, suddivisione montepremi si sono rivelate fallimentari.
Persistere significa diventare complici di chi sta affossando l’ippica.
Mauma
Statuto Anact
[real3dflipbook id=”37″]