Oggi, alle 11, ennesimo CD Anact. Mauro Gaddoni socio-consigliere sospeso, poi riammesso senza voto anche se deferito al collegio dei Probiviri, sarà a Roma.

A domanda “Può, dopo essere stato sospeso e deferito?”, risposta “ Sospeso, ma convocato (17.05 e 29.05 ndr) per la terza volta consecutiva. Onde evitare equivoci e la beffa di una strumentale e illegittima applicazione dell’art. 20 –“…… mancata partecipazione a tre consecutive Riunioni del C.D., salvo palese o giustificato motivo.”- dello statuto, presenzierò al direttivo. Ho già richiesto tramite il mio legale in primis una pronuncia del CD di revoca del provvedimento di sospensione inesistente, ma formalmente meritevole di tale riconoscimento, ed un rinvio della convocazione dell’assemblea per l’approvazione del bilancio, nel rispetto dei termini statutari, e previa riconvocazione dei Consiglieri per l’approvazione dei bilanci e la ratifica di tutti i verbali dal 495 in poi. Con riserva di tutelarmi nelle opportune sedi, anche in via cautelare. Sono un uomo mite e onesto, ma esigo il rispetto delle norme e della mia persona per il bene dell’ippica e dell’associazione. Nient’altro

Gaddoni, mi preoccupa se non ha niente al sole le dice niente ? “Ho dato mandato in merito per valutare se ci sono gli estremi per tutelarmi nelle opportune sedi. Intimidazioni e maleducazione non mi appartengono ” 

………….

L’obiettivo dell’Organismo ippico è la salvezza dell’ippica. Chiacchiericcio e caccia alle poltrone le lasciamo ai millantatori di professione. Robin Hood alla rovescia”. Si toglie ai poveri per dare ai ricchi.

Per questo, convinti che “disinformazione e ignoranza” sono i peggiori nemici del settore, che la crisi dell’ippica non è dovuta ad assenza di regole, ma alla loro mancata applicazione e a quel “mondo di mezzo” che si frappone per mantenere lo status quo, tutti i giorni ricorderemo:

  1. Alcuni ippodromi sono chiusi, altri stanno per chiudere o non disputeranno le riunioni programmate, altri in vendita;
  2. Ippodromi, allevatori, proprietari, allenatori, guidatori, fantini attendono da mesi di essere pagati dal Mipaaf e sono “alla fame”;
  3. Le scelte del Mipaaf e dei filo ministeriali relative a giustizia sportiva, programmazione, calendario, suddivisione montepremi, dati alla mano, sono fallimentari;
  4. Il Mipaaf sbandiera un piano strategico che non ha;
  5. Scommesse: nel 2016 totalizzatori, quota fissa, riferimento hanno portato (dati Aams) nelle casse dell’ippica € 31.214.013 contro gli attuali 26.915.925 per un – 13,76% e per una perdita giornaliera, rispetto al 2017, di € 29.041,12. Minori ricavi in proiezione annua per 10.570.967 (dati Aams, vedasi home).  Nessuno si domanda da quale voce di bilancio saranno stornati ?;
  6. Le risorse all’ippica per il 2017 – disegno di legge di bilancio n. 2611 “interventi a favore del settore ippico” – ammontano a 169.927.353 contro 176.870.511 del 2016 (allegato 1). Cifre confermate all’Organismo Ippico anche dal Capo Dipartimento Luca Bianchi e dal Caposegreteria Angelo Zucchi;
  7. Interventi relativi allo sviluppo del settore ippico”, bilancio di previsione Mipaaf “ per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017 -2019” sono di € 94.147.391, comprensivi, a differenza del 2016, di Preu (decreto legislativo n. 90/2016);
  8. Spese connesse alla gestione, vigilanza e controllo del settore ippico”, capitolo 2298, ammontano a € 29.330.259
  9. Sovvenzioni alle società di corse …”, capitolo 2297 di € 45.040.500.

La somma dei capitoli 2295,97,98 (allegato 2) è pari a 168.518.150. Restano € 1.409.203 da rinvenire nelle pieghe del bilancio.

Questo quanto si desume dal bilancio di previsione del Mipaaf triennio 2017-2019 dimostrato dagli allegati.

Il resto è chiacchiericcio non sostenuto da alcun documento, solo da promesse verbali di risorse aggiuntive attese invano da anni.

Chiacchiericcio ad arte per far credere ad allevatori, proprietari, allenatori e guidatori, società di corse  di essere pagati a breve e ancora non sono stati pagati da oltre sei mesi, ad ippodromi chiusi di essere riaperti a breve e ancora non sono stati riaperti, ad altri ippodromi di posticipare riunioni di corse e ancora non sono state spostate. Per far credere che pseudo associazioni senza titolo, senza atto costitutivo e statuto  pubblici, senza  statuto registrato presso l’ufficio del registro dell’agenzia delle entrate, senza codice fiscale e bilanci approvati possono interloquire con altri organismi.

Una strategia studiata  per deviare l’attenzione su questioni secondarie.

Cui prodest?

L’organismo ippico continuerà la sua opera d’informazione con il fine di privatizzare il settore attraverso un progetto inclusivo, non patteggerà e accetterà confronti nelle opportune sedi se non su temi comprovati e documentati, relativi alla riforma e al rilancio del settore.

Il Mipaaf deve pagare regolarmente il 15 di ogni mese, i dirigenti assumersi le loro responsabilità e i preventivi rispettare i consuntivi.

L’ippica ha fame, le famiglie degli ippici hanno fame: il tempo delle chiacchiere e delle postepay è finito.

Tev

condiviso da

Guido  Melzi;

Francesco Gragnaniello (Presidente Upt e Vice Presidente OII);

Maurizio Mattii;

Marco Folli;

Antonio Merola;

Salvatore Minopoli;

Vittorio Ballardini;

Nicola Esposito;

Remigio Talpo.

 

Allegato 1 

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Allegato 2

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