A Valter Ferrero e Cesare Meli la statuetta di migliori prestigiatori dell’anno

“Le corse in Italia sono mal gestite . Gli sforzi lodevoli dei vostri allevatori, proprietari, delle stesse società di corse, naufragano di fronte ad un potere politico che, ignorando cosa rappresenti e quanto valga lo sport del cavallo, sfrutta la filiera. Da noi è tutt’altra cosa. France Galop….Ha portato le famiglie negli ippodromi e inventato poi il Quinté…La nostra è come un’impresa privata che paga a Cesare quel che è di Cesare e così facendo salvaguarda la propria autonomia sottraendosi al mortale abbraccio dello Stato”. Chi parlava così era Louis Romanet presidente di France Galop e della Federazione Internazionale di Horse racing Authority. Una delle massime autorità mondiali del settore. Noi non abbiamo Romanet e France galop, ma il Mipaaf dei Capi dipartimento dei Direttori generali dei dirigenti Stefania Mastromarino, Paola Finizio, Gualtiero Bittini, un pallottoliere difettoso più un gruppo di fedelissimi vertici di categoria sordi e muti capeggiati da Valter Ferrero. Rappresentano il braccio operativo di una volontà politica di ridimensionare il settore riducendo cavalli, ippodromi, proprietari allenatori, guidatori, fantini e posti di lavori. Concordiamo con Romanet “Occorre una governance qualificata che sappia gestire con competenza, accortezza e onestà”.

Non degli apprendisti stregoni.

Riportiamo il bollettino di guerra di questo inizio settimana sui diversi fronti.

Sindacale

Elio Pautasso a nome del Cda di Hippogroup Capannelle ha annunciato –per le difficili situazioni economiche della società – alle sigle sindacali l’inizio delle procedure di licenziamento per 18 dipendenti e la richiesta al Mipaaf di un taglio di 21 convegni, con un montepremi che in base al decreto di sovvenzione 2016 non potrebbe essere recuperato. Ieri solo 3 le corse di trotto disputate a Roma, nell’ambito di un pacchetto di 48 ore di sciopero annunciato dai sindacati a seguito degli avvisi dei licenziamenti.

Posticipato dal 15 al 25 giugno il tavolo Trenno – sindacati. Un brutto segnale. Vogliamo sperare, ma non ci crediamo,  che le comunicazioni di  Roma e Milano non abbiano niente in comune e che lo spostamento di data sia causale e non per evitare uno sciopero in occasione del Nazionale e Filly in programma sabato 17 giugno.

Società di corse

Dopo essersi riunite le varie anime associative degli ippodromi sono state ricevute nel pomeriggio di ieri al Mipaaf dal Direttore Saverio Abate che si sarebbe impegnato a far pervenire agli interessati entro venerdì una copia del contratto 2017 e a convocarli martedì 20 alle 16.00, per siglare l’accordo. Troppo bello, ma anche troppo facile per essere vero. Speriamo in bene.

Dopo Civitanova, ufficiale il taglio di giornate e montepremi anche per Trieste convegni spostati a Treviso – e Varese, dove l’UNCPS di Mario Masini si è fatta sentire con una nota di protesta inviata al Mipaaf.

Attilio D’Alessio come sempre capisce tutto e gioca d’anticipo. Meglio di Silvan. Su Gaet 14.06 ha dichiarato “Le elezioni politiche con scadenza naturale del 2018, provocano con ogni probabilità il rinvio dell’adozione degli attuali decreti attuativi e la cosiddetta privatizzazione dell’ippica…..”. E’ esattamente l’opposto. Chieda al Mef.

Anact – Federnat

Valter Ferrero e Cesare Meli, sono in corsa per il titolo annuale di migliori prestigiatori assegnato dalla Normale di Pisa.

L’articolo 5 dello statuto di Trotto Italia prevede che “i Soci devono versare una quota annuale determinata dal Consiglio Direttivo. Nel caso dei soci Allevatori iscritti all’ANACT e amatoriali iscritti alla Federnat, la quota relativa ai singoli soci viene versata direttamente dalle Associazioni ANACT per gli allevatori e FEDERNAT per gli amatori. Pertanto annualmente i Presidenti delle due Associazioni rimetteranno un elenco di soci che intendono far parte di TROTTO ITALIA con il relativo versamento delle quote sociali

Ne segue che Anact e Federnat erogano ogni anno denaro proprio per la quota di iscrizione annuale a qualunque socio che intenda far parte di TROTTO ITALIA. Quindi erogano denaro proprio anche ai soci morosi pur di far numero.

Ferrero e Meli, per le rispettive associazioni, senza nessuna autorizzazione dalle loro assemblee, non si preoccupano di introitare le quote dai propri soci, ma di pagare anche per i propri debitori.

Non solo dunque il socio moroso non paga, ma è premiato con la gratuità d’iscrizione a TROTTO ITALIA

E’ evidente che in poco tempo questi maestri di vita l’allevamento italiano e i gentlemen non esisteranno più. I risultati di questo elevamentoqualitativo” del calendario e della programmazione, ideato da Ferrero e soci sta inoltre provocando una costante emorragia nel movimento delle scommesse. A colpi di tagli viaggiamo verso la morte, ma quasi nessuno sembra rendersene conto.

Più che da numeri e da combinazioni di numeri l’unica via di salvezza può arrivare da un progetto trasparente e la trasparenza del progetto viene dalla trasparenza delle persone, al Mipaaf prima di tutto e subito dopo ai vertici delle categorie che dovranno partecipare al piano di stabilizzazione e rilancio.

Tutto da rifare quindi.

Tev

Di

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