L’ ippodromo della Maura non può ospitare i grandi eventi. L’ippica ha bisogno di pubblico

Nazionale e Filly con un buon contorno di corse, ma solo per pochi aficionados. Circa trecento presenti sotto il caldo cocente. Un lontano ricordo la Scala del Trotto. L’ippodromo della Maura, privo di strutture ricettive e d’illuminazione è più un impianto da sagra paesana che una struttura di prima fascia. Realizzato solo per mettere le mani sul corrispettivo che spettava al vecchio ippodromo, senza rispetto per il pubblico e il benessere animale.
Concorre a ostacolare quel ricambio generazionale di cui l’ippica ha bisogno se vuole sperare in un futuro.
Tutti ai piedi di Vivid Wise As
Nel Gran Premio Nazionale tutto o quasi come preventivato. Vince Vivid Wise As che, più veloce del solito nella fase iniziale, sull’errore di Varietà Luis sfilava su Vitruvio per andare via a ritmo contenuto fino all’accelerazione a un chilometro dall’arrivo con la quale teneva a rispetto Vitruvio e Vessillo As.
Fatta eccezione per la prova di Vivid, che si conferma come il leader indiscusso della generazione, non si può dire che la corsa abbia offerto un grande spettacolo. Troppo netto il divario tra il figlio di Yankee Slide e gli avversari. Dopo una partenza che vedeva impegnati i due di Gocciadoro e Vivid con la resa prematura di Varietà, che alla vigilia era quella più di ogni altro che avrebbe potuto impensierire il favorito, la corsa si poteva considerare chiusa. E così puntualmente è stato. Tutti in fila dietro il portacolori della Bivans cosicché come sono partiti sono arrivati.
12.7 il tempo al chilometro del vincitore con un ultimo chilometro in 10.5. Bene Vitruvio che chiude in 12.9 davanti a un sempre positivo Vessillo As. Più indietro Vircan e Vaprio.
La Valdivia che non ti aspetti
Filly con finale a sorpresa, almeno per quanto riguardava il gradimento della punta. Sugli scudi Valdivia, l’allieva di Holger Ehlert interpretata con la consueta maestria da Roberto Vecchione. In terza pariglia sull’errore di Vanguardia che la precedeva, ai quattrocento finali spostava in terza ruota e con una secca accelerazione si catapultava sulla testa della corsa. In retta d’arrivo sul calo di Vale Capar passava nettamente per rintuzzare il tentativo di Villa Santina Jet che dopo aver lasciato sfilare in partenza l’allieva di Antonio Di Nardo aveva corso all’attesa sempre lungo la corda. 13.7 il tempo al chilometro per la vincitrice che sul traguardo precedeva Villa Santina Jet e Vale Capar.
Per Valdivia si tratta del primo successo classico conquistato con pieno merito. Deludente Vale Capar che non aveva speso tantissimo per andare davanti, diligente nella mani di Andrea Farolfi Villa Santina Jet. Rimandata la favorita Vash Top in errore sulla prima curva.
Fral