Assemblea Anact oggi alle 11.00. Città di Napoli e Filly, Triossi e Carena tutti in una notte

Assemblea Anact oggi alle 11.00 in un clima – neanche a dirlo – incandescente.
L’ordine del giorno, ai punti 3 e 5 prevede, rispettivamente, l’approvazione del Bilancio Consuntivo per l’esercizio chiuso al 31.12.2016 e la definizione della posizione del socio Mauro Gaddoni.

L’avvocato Mauro Cimino, consultato in merito ha dichiarato:

Ripeto quanto inviato a mezzo mail all’Anact.

Per Statuto il bilancio:
deve essere predisposto dal CD  (art. 22 lettera m)
deve essere presentato al Collegio dei Sindaci almeno un mese prima della convocazione dell’assemblea ordinaria per la compilazione della relazione (art. 27 penultimo capoverso).
Il bilancio che si porta per l’approvazione all’assemblea dei soci del 30 giugno-1 luglio, non è predisposto dal CD, non è stato presentato al Collegio dei Sindaci un mese prima della convocazione dell’assemblea dei soci.
La ragione della presentazione del bilancio ai Sindaci un mese prima della convocazione (attenzione: non un mese prima dell’assemblea, ma un mese prima della convocazione dell’assemblea), sta nella necessità e dolorosità di mettere a disposizione dei soci quindici giorni prima della data prefissata, che è il termine per la convocazione dell’assemblea, (art. 13 secondo comma Statuto), bilancio redatto dal CD, note e documenti allegati, relazione dei Sindaci.
Orbene, nella fattispecie:

il bilancio non si sa da chi è stato redatto, non si sa chi è il responsabile, e comunque non è stato predisposto dal CD  e tanto meno approvato con seduta efficace e regolare.
il bilancio -predisposto dal CD-  non è stato presentato ai Sindaci un mese prima della convocazione dell’assemblea
Il tutto infarcito dalla nullità delle riunioni del CD.

II

Vi è all’ordine del giorno dell’assemblea Anact, la “definizione posizione socio Mauro Gaddoni”. Ora, già il mio assistito si è visto escludere dall’organo associativo di governo (il Consiglio Direttivo)  perché si aveva motivo di prevedere un suo dissenso.
Ma il dr. Gaddoni era, ed è socio AnactEd era, ed è consigliere Anact. E’ stato illegittimamente escluso dal Consiglio Direttivo Anact. In assenza assoluta di qualsiasi (quand’anche illegittimo) provvedimento che ciò disponesse.  Né esiste (poiché mai è stata effettuata) alcuna contestazione di un qualsiasi inadempimento o di una qualsiasi violazione dei doveri incombenti sui soci.
E perché non esiste (poiché mai è stata espletata) alcuna attività di valutazione e giudizio compiuta da un organo competente.
Si è verificato “semplicemente” (si fa per dire) un comportamento materiale: la espulsione fisica del dr. Gaddoni dal consesso al quale apparteneva (e appartiene tuttora) come Consigliere, salvo poi riconvocarlo e farlo partecipare e votare, senza alcuna revoca del precedente provvedimento.
Ora, si parla, in maniera apparentemente asettica, di “”definizione posizione socio””, senza avere la minima idea di quale sia il capo di incolpazione, nonché quali norme statutarie, deliberazioni adottate dagli Organi ANACT, adempimenti, regole di correttezza ed onore siano state violate ai sensi dell’art. 9 dello Statuto; e tanto meno si è acquisito il preventivo parere del Collegio dei Probiviri. Allo Stato, appare dunque clamorosamente inammissibile trattare questo punto all’ordine del giorno……”,

Pervenuta la missiva dell’avvocato, immediata la risposta del collegio dei Probi  Viri che – guarda caso – ha reintegrato  il  dott. Gaddoni nel consiglio direttivo Anact, dal quale non risulta mai essere stato sospeso. Espulso fisicamente senza che il punto fosse all’ordine del giorno, riconvocato e fatto partecipare a votare, senza alcuna revoca del precedente provvedimento.

Letteralmente dalla relazione dei Probi Viri riportiamo la “Conclusione

Per quanto sopra esposto il Collegio dei Probiviri censura il comportamento del dott. Gaddoni nel fatto specifico ma ne propone l’immediato reintegro nel Consiglio Direttivo dell’Anact, ritenendo congrua la sospensione  (28 aprile-28 giugno) fin qui scontata.”

Se non siamo su scherzi a parte, poco manca.

Ritorniamo sull’analisi di una delle bozze di bilancio che, uscite dall’Anact, da giorni circolano da nord a sud e viceversa con l’aiuto del commercialista.

Andamento negativo

  • L’Anact chiude anche il 2016 in perdita (comunque importante e simile per grandezza a quella dell’anno precedente sempre superiore ai 120.000 euro), senza dare alcun segnale di ripresa;

Impoverimento complessivo dell’Anact, che a livello economico perde 122.043, ma si impoverisce molto di più dal punto di vista finanziario.

–        I numeri più delle parole evidenziamo una rilevante diminuzione;
–        delle disponibilità liquide (cassa + c/c bancari) passano da 1.301.983 a 928.023 (373.960 euro);
–        dei crediti (clienti + tributari + altri) che passano da 777.200 a 482.945 (– 294.255);

I crediti sono diminuiti in modo rilevante in quanto sono stati fortemente svalutati

  • I crediti verso altri. E’ stato svalutato tutto il credito per provvidenze Unire del 2011 pari ad euro 600.012 (in ritardo e utilizzando dei fondi generici);
  • I crediti verso clienti. (svalutati nell’anno per euro 45.214)che hanno un fondo svalutazione crediti al 31.12.2016 complessivo di euro 270.098. Vuol dire che si prevede di perdere e quindi di stralciare 272.098 di crediti verso clienti….

In relazione alla rilevante svalutazione crediti è normale domandarsi

  • Come funziona la riscossione crediti dell’Anact, chi sono i clienti morosi cui si pansa di stralciare il credito??? Sono state fatte tutte le possibili azioni per riscuotere??? Quanti crediti sono stati già stralciati definitivamente e non sono più presenti in bilancio tra crediti e clienti ???

Nel dettaglio troviamo la voce Spese per Presidenza pari ad euro 33.330,71.

  • E’ il caso di chiedere di cosa si tratta dato che sono molto alte????

Un’altra perdita come quella del 2016 e l’Anact inizierà ad intaccare il proprio patrimonio sociale a meno che non si possa utilizzare anche il patrimonio vincolato (vedi fondi vincolati pari a euro 480.000). Significa che in ogni caso le perdite erodono il patrimonio dell’associazione e che questa entro un paio d’anni non avrà la liquidità per andare avanti  se non vendendo la sede inserita in bilancio ad un valore largamente inferiore a quello del mercato.

Ulteriori segnali negativi sono:

  • Il calo delle quote associative annuali;
  • Il calo degli interessi attivi (conseguenza della diminuzione della liquidità dell’associazione e della riduzione dei tassi d’interesse);
  • Il calo dei contributi pubblici;
  • Una prevedibile diminuzione nei prossimi anni delle quote sulle provvidenza al traguardo per allevatori (5%) legate purtroppo al montepremi, anche questo in calo.

In seguito ai problemi sopra evidenziati e dato che gli stessi revisori esortano “per raggiungere il pareggio di bilancio sarà necessario porre in essere ulteriori azioni virtuose e/o individuare nuove fonti di reddito” sarebbe interessante sapere le proposte del Presidente per riportare almeno in pareggio l’associazione.

Mipaaf, Valter Ferrero, Gianfranco Fabbri e Cesare Meli sono il braccio armato di una mente che ha deciso di smantellare l’ippica, di ridurla ad una roulette o poco più.
Un progetto finalizzato a diminuire montepremi, corse, cavalli ed ippodromi  e a dequalificare lo spettacolo.
Questi gli obiettivi. L’asservimento al potere, di qualsiasi colore esso sia, serve solo al potere. Allevatori, proprietari, società di corse, lavoratori debbono difendere l’ippica per tutelare i propri interessi.

E il potere, in questo momento, non ha interessi funzionali a quelli dell’ippica.

Tev

Sabato a Napoli convegno lungo e spettacolare. Quattro i gran premi in programma. Oltre al Città di Napoli e il relativo Filly si disputano il Triossi e il Carena dirottati da Capannelle a Agnano.

Gran Premio CITTA’ DI NAPOLI – MT. 2100 gruppo 1 – € 187.000

  1 – VOLTAIRE GIFONT                                 A. GUZZINATI
  2 – VIVID WISE AS                                        E. BELLEI

  3 – VARIETA’ LUIS                                         A. GOCCIADORO

  4 – VITRUVIO                                                  P. GUBELLINI

  5 – VON WISE AS                                           FED. ESPOSITO

  6 – VIRCAN                                                       L. BALDI

  7 – VAPRIO                                                      R.VECCHIONE

  8 – VINCENNES FONT                                 A. DI NARDO

  9 – VALZER DI POGGIO                             M. BARBINI

10 – VORTICE OP                                             G.P. MAISTO

11 – VOYAGER GRIF                                       C. CASILLO

12 – VICTOR CHUC SM                                  M. MINOPOLI JR

13 – VERDICT FERM                                        M. PISTONE

14 – VIP DI CASEI                                             GIOR. D’ALESSANDRO JR

 

Gran Premio CITTA’ DI NAPOLI FILLY – MT. 1600 gruppo 2 – € 66.000

  1 – VANATTA                                                   R. VECCHIONE

  2 – VASH TOP                                                 E. BELLEI

  3 – VANITY ANS                                             G.P. MINNUCCI

  4 – VANIGLIA IDO                                         C. CANGELOSI

  5 – VENARIAREALE FONT                        FED. ESPOSITO

  6 – VERY STRONG PAR                               G. DI NARDO

  7 – VILLA SANTINA JET                            V. LUONGO

  8 – VANGUARDIA                                         A. DI NARDO

  9 – VENERE GRIF                                          A. GOCCIADORO

10 – VANESIA EK                                              P. GUBELLINI

11 – VALERIANA JET                                       G.P. MAISTO

12 – VARENNA FAS                                         M. MINOPOLI JR

Nel Gruppo 1 Città di Napoli la carta parla piuttosto chiaro a favore di Vivid Wise As che, se ancora ce ne fosse stato bisogno, ha confermato nel Nazionale di essere il leader indiscusso della generazione. Per la quinta volta consecutiva in sulky al figlio di Yankee Sklide e Temple Blue Chip ci sarà Enrico Bellei.

Tra gli altri spiccano i nomi di Varietà Luis, seconda dietro Vivid nel Giovanardi e in errore nel Mazionale nel tentativo di andare davanti all’avversario diretto, del compagno di allenamento Vitruvio, secondo nel Nazionale con Pietro Gubellini, che lo guiderà anche nella circostanza, e del positivo Vircan.

Nel Filly la più dotata sarebbe Vash Top, attesa ma fallosa in partenza nel Nazionale Filly. La figlia di Ready Cash, affidata nella circostanza a Enrico Bellei, anche in virtù dell’ottima posizione dietro la macchina, rimane la più attendibile. All’opposizione, nonostante il numero non sia dei migliori, Villa Santina Jet, battuta da una sorprendente Valdivia nel già citato Nazionale Filly. Una citazione, nonostante il numero al largo, per Vanguardia che potrebbe giovarsi della vena da gran premio Antonio Di Nardo.

Gran Premio TINO TRIOSSI– MT. 2100 – € 209.000

  1 – ULTRA WIND BI                                       G. GEROLMINI

  2 – UNO ITALIA                                              L. BALDI

  3 – UNIQUE DREAM BAR                            SANTO MOLLO

  4 – URALI OP                                                   G.P. MINNUCCI

  5 – DIJON (FR)                                                R. DERIEUX

  6 – UMATICAYA                                             A. GOCCIADORO

  7 – URLO DEI VENTI                                      E. BELLEI

  8 – UFO GIUS SM                                          R. VECCHIONE

  9 – ULISSEMAR                                               M. PISTONE

10 – USAGO LUIS                                             V. LUONGO

11 – URALI SM                                                  M. MINOPOLI JR

12 – ULISSE MANY                                          A. DI NARDO

13 – UFO ROBOT HP                                       C. CANGELOSI

14 – UBERTA’ DEI VENTI                               A. MURETTI

 

Gran Premio ANTONIO CARENA – MT. 1600 – € 66.000

  1 – UMA GIO                                                   P. GUBELLINI

  2 – ULTRA LIGHT                                            M. MINOPOLI JR

  3 – UBARA JET                                                C. FERRANTI

  4 – UNADA FERM                                          D. NUTI

  5 – UTOPIA LUIS                                            R. VECCHIONE

  6 – ULTIMALUNA GRIF                                               V. LUONGO

  7 – UNIQUE DU KRAS                                  A. GOCCIADORO

  8 – UNA BELLA GAR                                      G.P. MINNUCCI

  9 – UET WISE AS                                            M. PISTONE

10 – URBS PAR                                                  G. DI NARDO

11 – UMA FRANCIS                                         E. BELLEI

12 – URGANIA                                                  FED. ESPOSITO

13 – UNE ETOILE GAR                                    F. MINOPOLI   

 

Ben quattordici i partenti del Triossi che fa registrare la presenza dell’ospite francese Dijon, distintosi oltralpe contro i pari età. Il più titolato e attendibile dei nostri è senz’altro Urlo Dei Venti, reduce dal successo nell’Europa e nel Città di Torino. Il figlio di Mago D’Amore, soprattutto sulla distanza, al momento è il più forte quattro anni in circolazione in Italia. Dovrà vedersela con uno scomodo numero di partenza, ma Enrico Bellei saprà senz’altro trovare la soluzione giusta. Altri osservati speciali, Umaticaya, restante sul miglio in 10.2 di Solvalla, Uno Italia, migliorato con il cambio di training e autore di prestazione da record appena una settima fa alla Maura, e Ultra Wind Bi , vincitore del Regione Campania e ben appostato alla corda.

Affollato anche il Filly. Tra le tredici al via la più ricca e titolata è senz’altro Uma Francis per la quale il numero undici non è tanto male come potrebbe sembrare. Le avversarie sono soprattutto Utopia Luis, abituata a contesti di prima categoria, la carta dei Gocciadoro Unique Du Kras, e Una Bella Gar, anche se il numero è a dir poco ostico.

 

Di

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