Preu, il merito è di Zaia. Senza pubblico l’ippica non ha futuro.
La trasparenza non abita nel mondo ippico.
Le risorse aggiuntive in arrivo (non a disposizione) dal Preu sono cifre che lo Stato obbligatoriamente deve versare al ministero per l’ ippica arrivano da lontano e precisamente dal comma 5 della legge 2 del 2009, detta legge Zaia (allegato 1).
L’utilizzo di tale somma deve essere finalizzata al risanamento finanziario e al riassetto dei vari settori nonché al montepremi e provvidenze agli allevatori.
La somma dovuta è paritetica a quella versata nelle casse del CONI ed infatti dai bilanci del CONI queste cifre appaiono chiaramente iscritte :
7,728 M per l’ anno 2014 (anno di riferimento 2013)
7,618 M per l’ anno 2015 (anno di riferimento 2014)
8,158 M per l’ anno 2016 (anno di riferimento 2015)
il dato definitivo per l’ anno 2017 sarà riportato nel bilancio consuntivo ad oggi non disponibile.
L’andamento del finanziamento è chiaramente correlato all’andamento del Preu.
Quanti soldi sono stati messi a disposizione del Mipaaf e come questi sono stati distribuiti negli anni 2014/2016?
La risposta sta nei complicati tabulati del bilancio ministeriale e la richiesta di un comunicato chiaro e preciso probabilmente rimarrà inevasa!
Nel 2016 il Preu ha avuto un incremento del 31% rispetto all’anno precedente quindi anche l’importo destinato dovrà essere proporzionalmente incrementato, pertanto vicino ai 10,5 M.
Purtroppo, come per molti argomenti tecnici anche l’arrivo di nuove disponibilità finanziarie avviene comunicato non con la dovuta trasparenza, ma attraverso un passa parola affidata ai soliti “fidati noti ”
Questi elargiscono la notizia come se tale finanziamenti siano stati ottenuti per chi sa quale abilità politica o per capacità di persuasione.
Sbandierando cifre inferiori a quelle che dovrebbero risultare dall’assestamento di bilancio 2017.
Come sempre gli uffici ministeriali non sono dei gestori imparziali, ma arbitri che giocano a favore di alcuni concorrenti.
Il solito modo di operare dei soliti noti, che prima o dopo dovranno rispondere dei disastri che hanno fatto e continuano a fare.
Rb
I Grandi Premi, senza pubblico non son grandi premi
Prendiamo ad esempio il convegno di ieri a Napoli. Presentava quattro avvincenti gran premi. Purtroppo poco il pubblico, affollato solo lo spazio riservato agli ospiti.
Senza pubblico non si promuove passione e interesse per l’ippica e continua la drammatica crisi dell’occupazione.
Bisogna avere il coraggio d’investire sui propri mezzi e abbandonare un’impostazione tesa a chiedere solo soldi pubblici.
Continuiamo a cantarcela e a suonarcela da soli !!
Tev
Allegato 1: Legge Zaia Comma 5
[real3dflipbook id=”55″]