Capannelle situazione esplosiva. La cassa piange, ritorno all’antico.

L’ippodromo di Capannelle e i suoi lavoratori sono un patrimonio che Roma e l’ippica italiana non può permettersi di perdere. E’ uscito il libretto programma delle riunioni di luglio programmate a Capannelle il 06-19-26-28 luglio. OO.SS permettendo, che dopo l’apertura della procedura di licenziamento per 19 lavoratori  su un totale di  40 e la richiesta di rinuncia a 21 convegni di trotto, sono più che mai sul piede di guerra.
Le OO.SS imputano ad Hippogroup di aver disatteso l’accordo di mantenere i livelli occupazionali in cambio dello sconto del 95% del  canone annuo dovuto al comune di Roma  per il periodo 2013 -2016 da un milione a 65 mila euro e, a ragione, che con i 21 effettivi rimasti non sarebbe possibile nemmeno effettuare i convegni, né tantomeno la manutenzione del comprensorio.
Hippogroup dall’altro canto, conti alla mano, evidenzia i consistenti investimenti per diversi milioni di euro per il salvataggio dell’ippica romana e relative ingenti perdite economiche senza che ne abbia avuto un ritorno. Costi non più sostenibili per la società.
Un situazione sul filo del rasoio, in cui Mipaaf e comune – a cui le OO. SS hanno chiesto un incontro –  hanno il dovere di adoperarsi per una soluzione.
E’ necessario non permettere lo smantellamento del settore promosso dal Mipaaf e da categorie asservite e tenere in vita un pezzo (insostituibile) di storia dell’ ippica italiana.

Ritornano i campi italiani il lunedì. Ripristinata la dotazione dei Gr2

La cassa piange e allora, insieme alla terza tris, si ipotizza il ritorno alla programmazione di campi italiani il lunedì e di riportare le corse di Gruppo 2 alla dotazione originaria di € 45.100.
Prima si taglia, poi si rimette, a casaccio: il fallimento del progetto tecnico annunciato da Terminator Ferrero (intervista Trotto&Turf 07.01.2017).
L’ippica perde € 32.000 giornalieri di ricavi e si continua a navigare a vista, senza un progetto che il Mipaaf non ha perché non possiede le competenze tecniche per elaborarlo.
Più che da numeri e da combinazioni di numeri l’unica via di salvezza può arrivare da un progetto trasparente e la trasparenza del progetto viene dalla trasparenza delle persone, al Mipaaf prima di tutto e subito dopo ai vertici delle categorie che dovranno partecipare al piano di stabilizzazione e rilancio.
Tutto da rifare quindi.
Con le  bugie, le false promesse e l’approssimazione si affonda.

Posti di lavoro a rischio, ippodromi fatiscenti e disfunzionali, manager incapaci, pubblico, proprietari, allenatori, guidatori, fantini in calo, scommesse in picchiata, montepremi in calo, sono dati alla portata di tutti ed assolutamente incontrovertibili.

Tev

Di

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