Il pensiero di Marco Folli.

Marco Folli

Vorrei fare una considerazione……

In Svezia i premi vengono pagati ogni 15 del mese…..tassativamente….e gli allenatori fatturano le pensioni direttamente all’ente svedese, che provvede a liquidare loro immediatamente il 90 per cento delle stesse per poi fatturare al proprietario.
Così facendo viene garantita una veloce ed equa movimentazione di risorse, con la soddisfazione di proprietari che investono volentieri e di allenatori ed operatori che vengono retribuiti con regolarità .
In ogni bar, edicola, pompa di benzina sono presenti corner per la raccolta del gioco ed in televisione e nei manifesti imperversa la pubblicità ed hanno persino 4 riviste ippiche.
Noi abbiamo sale che chiudono la raccolta nel preserale, nei bar ed altri punti ristoro, nada de nada.
Aspettiamo i premi da 200 giorni, ed inevitabilmente gli allenatori aspettano pensioni arretrate e l’indotto piano piano scompare tra enormi difficoltà.
L’ultima pubblicità che ricordo era quella del cavallino del totip e Trotto&Turf esce nei capoluoghi e non in tutti, in Sicilia e in Sardegna è scomparso e in alcune edicole non arrivano più di 3 copie.
Nell’Hugo Abers Memorial, gruppo 1 internazionale svedese, su 10 partenti ci saranno la bellezza di 4 cavalli allevati in Italia, Oasis Bi, Twister Bi, Shadow Gar e Ringostarr Treb e se non è un record, poco ci manca……ma smettendo di sognare, credo che ormai sia inutile pensare ad una ripresa del nostro settore, destinato a divenire prettamente amatoriale ed a  seguire gradualmente le orme tedesche….
Inutile credere alle promesse, ai programmi ambiziosi di ripresa di persone che non hanno le competenze per risollevare neppure loro stessi……eppure partendo dalla ristrutturazione del sistema scommesse, basterebbe perlomeno tentare ed iniziare ad emulare chi è riuscito ad ottenere ciò che noi in passato avevamo ed abbiamo dilapidato.
Quando c’era passioneserietà, rispetto, le parole contavano, meno speculatori, una giustizia sportiva che funzionava e la politica non si era ancora impadronita dell’ippica, togliendo ai poveri per dare ai ricchi.

Marco Folli

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