Castiglione non ne dice una giusta. Stiamone lontani.

Unirelab è una società che lavora nel settore dell’ippica, di proprietà al 100% del Mipaaf che per il suo sostentamento esborsa 4 milioni di euro annui.
Si occupa dei controlli doping per cavalli, guidatori e fantini e delle analisi del Dna su animali e altro.
Dalla trasparenza di Unirelab dipende buona parte della certificazione del prodotto ippico.
E’ uno dei cardini della giustizia sportiva su cui però da sempre si addensano dubbi e perplessità.
Da quando la politica ci ha messo le mani clientelismo e favoritismo sono diventati prassi con il risultato che l’Europa ippica ci considera il paese dei balocchi e si guarda bene dall’acquistare le corse italiane.
I FATTI
Il 14 giugno 2017 Unirelab indice un concorso per assumere un assistente tecnico presso il laboratorio di Settimo Milanese.
La valutazione è vinta da persona che ha già lavorato presso Unirelab, ma il Mipaaf dispone in autotutela l’annullamento d’ufficio della procedura di selezione e si riserva di procedere all’indizione e alla pubblicazione di un nuovo avviso di selezione per il conferimento dell’incarico in oggetto.
Andando a ritroso e riprendendo testualmente un articolo del dicembre 2015 del Fatto Quotidiano (allegato) dal titolo “Una lettera di Castiglione e il bando non vale più” si apprende che <nel 2013 decaduto il Cda dell’Unire, il Mipaaf decide di nominare un amministratore unico e il 9 giugno 2014 di far uscire un avviso di chiamata pubblica. “Il 25 giugno una commissione di 3 persone propone una rosa di 5 nomi scegliendo tra chi si era candidato. Il 30 luglio, però, il sottosegretario invia una lettera a Martina: “dall’analisi dei curricula pervenuti non sembra ravvisarsi quel profilo adeguato a consentire una crescita innovativa della società, funzionale al più complessivo rilancio del settore ippico…..Sottopongo alla tua attenzione il curriculum di Vincenzo Chiofalo” Il ministro annota: “Procedere come indicato dal sottosegretario delegato….Un curriculum quello di Chiofalo (che non aveva partecipato al bando di Unirelab) secondo Castiglione più valido dei cinque che erano stati selezionati con il massimo del punteggio ….. Il Ministero contattato dal Fatto ribadisce la sua posizione: il bando non era vincolante e Castiglione era delegato a quella nomina…”> Castiglione al telefono del Fatto <Siccome c’è una letterina voi dovete fare un titolo: “Castiglione nomina uno che conosce. Che è un reato conoscere una persona perbene? E’ reato avvalersi di persone di alto profilo? E’ reato proporre a una società pubblica una persona competente? Io scelgo al massimo livello, così come ho scelto il benedetto Odevaine, che voi ogni giorno santificate. Questa è la mia storia”> Conclude il Fatto” Non si sa se il professor Chiofalo sarà lusingato dal paragone con Luca Odevaine, sotto processo per Mafia Capitale. Da quegli atti è partita un’indagine sul Cara Di Mineo a Catania che vede indagato per concorso in turbativa d’asta anche Castiglione”
Luca Odevaine, ex componente del Tavolo di coordinamento nazionale sui migranti del Viminale, è stato condannato a 6 anni e 6 mesi di reclusione. Tuttavia i giudici, ritenuta la continuazione rispetto alla pena già inflitta da due precedenti sentenze, hanno determinato la pena nella misura complessiva di otto anni di reclusione (Messaggero 20 luglio 2017).
Invece <Ha chiesto e ottenuto dal Gip di Catania, Santino Mirabella, il giudizio immediato il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione, che esce così dall’udienza di rinvio a giudizio del 28 marzo prossimo sugli appalti per la gestione del Cara di Mineo. «Ho scelto io stesso il rito immediato – spiega Castiglione – perché ritengo che questa vicenda debba essere sottoposta, al più presto e nel più breve tempo possibile, al vaglio del Tribunale con tutte le garanzie difensive previste dal codice di rito e dalla Costituzione, per pervenire a una sentenza di assoluzione>. (Giornale di Sicilia 24 marzo 2017)
Fa un certo senso sentir Castiglione parlare di “profilo adeguato” e “complessivo rilancio del settore ippico”. Basta vedere come l’ha ridotto.
E noi dovremmo far gestire l’ippica e la giustizia sportiva al Mipaaf, a Giuseppe Castiglione e al famoso piano di mezzo ?
Con i nostri soldi !!!
All.to: Il Fatto Quotidiano 5 dic 2015
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