Per la burocrazia la colpa ……. è sempre degli altri!!
Come sempre capita nel panorama italiano quando un qualsiasi argomento è di competenza della burocrazia pubblica il responsabile di un errore non esiste!
Nel marasma totale dei controlli disciplinari va di moda puntare il dito sulle Commissioni Disciplina e sulle loro sentenze.
Che le nomine delle Commissioni Disciplina siano allegramente distribuite secondo un ordine politico/geografico è un fatto noto, ormai in uso dall’inizio del nuovo millennio.
Che le stesse non brillassero per trasparenza e velocità è un fatto evidenziato già dalla prima “Commissione di vigilanza e controllo sulle scommesse ippiche” istituita nel 1999.
Fatta scivolare al pari di tutte le Commissioni di controllo e tutela (vedi Commissione scientifica) nell’oblio.
Che alcuni casi finissero in fantomatici cassetti e nel dimenticatoio era una diceria in voga ai tempi di Alemanno/Panzironi e la leggenda metropolitana non si è rivelata leggenda in quanto alla chiusura dell’ UNIRE/ASSI e allo svuotamento per trasloco dei cassetti avvenuta nel 2013 si sono ritrovati procedimenti del periodo 2002-2005 mai portati a compimento, come quelli affidati all’avvocato Strano che non ha depositato tutti i procedimenti a lui assegnati (all.1).
Il Mipaaf si è ben guardato dal comunicare l’elenco dei beneficiati e per di più non risulta aver presentato alcuna segnalazione alla Procura della Repubblica (speriamo di essere smentiti).
Le varie commissioni di disciplina ci hanno messo del loro, ma attualmente vengono ampiamente “aiutate”.
Dal novembre 2012, emanazione del nuovo “Regolamento per il controllo delle sostanze proibite” sono molte decine i casi archiviati perché le seconde analisi non sono state effettuate dai Laboratori indicati dal Ministero.
Gli interessati non hanno fatto altro che attenersi a quanto scritto dal Mipaaf che, paradossalmente, è l’estensore dell’elenco dei laboratori con procedure non idonee, come indicare il laboratorio di Hong Kong per il quale non sono state ancora accertate e certificate le corrette procedure di invio.
Chi ha modificato nel 2012 il protocollo dell’ analisi sulla TCO2 che ha portato all’archiviazione di tutti i casi positivi che hanno fatto richiesta di esecuzione delle seconde analisi a norma di regolamento, rendendo di fatto inutili tali controlli (costo circa 3oo mila euro anno per 5 anni) ?
Il 3 maggio 2016 la Commissione di disciplina, a norma di regolamento, chiede un parere su molti casi (all.2) alla Commissione scientifica che in quanto inesistente non può rispondere.
Senza il parere non si sarebbe dovuto procedere, ma come spesso capita i regolamenti hanno un’ applicazione variabile.
Da una sentenza relativa ad un guidatore (uomo non equide) sospetto positivo al THC (cannabis) si legge che il parere non dato dalla Commissione scientifico viene dato dell’ufficio responsabile (all.3).
Correttamente il difensore citando il regolamento relativo ai Guidatori (all.3 punti 1 e 2), fa notare che per la positività al THC è necessario superare la soglia di 15 ng/ml (all 4).
La Commissione di disciplina attraverso un “supercazzola” (all. 3 punto sc) cita a sproposito norme varie —- AORC e ILAC G7/2009 riferibili ai laboratori di Tossicologia Forense Equina quindi ai cavalli e non agli uomini che sono controllati eventualmente dalla WADA (World Anti – Doping Agency) —-.
Alla conclusione della “supercazzola” si condanna in quanto la soglia del THC non è riportata nell’allegato 2 del Regolamento sostanze proibite (all.4) che si riferisce invece solo alle soglie applicabili ai cavalli.
La onniscienza della Commissione Disciplina e gli illuminati pareri del Ministero possono creare un mostro giuridico incredibile, specialmente se finalizzato per perseguire interessi particolari e non collettivi.
E con una Commissione Scientifica latitante dal 2015, Il Mipaaf vorrebbe togliere la gestione della giustizia sportiva dalla riforma dell’ippica (Collegato Agricolo, art. 15, lett. b) che prevede la costituzione di un Organismo a cui demandare le funzioni di “organizzazione” degli eventi ippici e non di sola “rendicontazione”.
Sottraendo al costituito organismo gli svariati milioni di euro relativi al costo della giustizia sportiva e perpetuando la formulazione di un prodotto – corsa falsato ancora prima di entrare in pista.
FM
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