Quanto vale l’ippica per il piano di mezzo? Corsa modesta a Treviso.
Non per soldi ma per denaro.
E’ il titolo di un famoso film interpretato da Jack Lemon e Walter Matthau che ha attinenza con la situazione ippica attuale purtroppo il copione nostrano non è recitato da protagonisti di livello mondiale, ma di cinema parrocchiale.
Ufficialmente la volontà del MIPAAF a trattenere presso di se le funzioni ippiche è giustificato dall’affermazione che solo gli uffici pubblici possono garantire al “povero” ippico la competenza, la trasparenza e la corretta e rapida gestione delle risorse disponibili.
Infatti sono sotto gli occhi di tutti i risultati di queste qualità applicate all’ippica dal 2012:
- Risorse disponibili ridotte da 250M a 170M
- Scommesse ippiche ridotte da 1000M a 500M
- Pagamenti a 150 giorni dei premi
- Pagamenti a 270 giorni per gli ippodromi
- Programmazione tecnica disastrosa
- Un danno erariale continuo e costante per ogni giorno dell’ anno
- Un calo imbarazzante dei nati sia al trotto che al galoppo
- Giustizia sportiva imbarazzante e non trasparente
- Nomine orientate politicamente o geograficamente
Quindi visti i risultati la domanda sorge spontanea perché l’ippica DEVE rimanere al MIPAAF? La risposta sta nel titolo del film citato all’inizio:
Non per soldi ma per denaro!
Il Ministero vuole gestire i soldi ippici per giustificare l’ apparato burocratico, per distribuire nomine e prebende .
Facciamo una provocazione: diteci quanto vale il riscatto che gli ippici devono pagare per essere liberati dall’ efficienza, trasparenza e competenza Ministeriale!
Il “riscatto” rimarrà nelle casse ministeriali e sarà da Loro gestito, avremo meno risorse ma forse potremmo tentare il rilancio dell’ ippica per riappropriarci del nostro futuro.
Ci sono Ministri, sottosegretari parlamentari che credono in questo progetto, purtroppo non quelli con responsabilità ippiche.
C’è la grande maggioranza degli operatori ippici che vogliono il cambiamento, ovviamente esclusi i pochi supporter ministeriali.
Quindi se l’ostacolo non sono i soldi ma il denaro trattiamo per quantificare il riscatto e ritorniamo a vivere un ippica con un futuro.
Redandblack
GRAN PREMIO CITTA’ DI TREVISO Mt 1609 – GR. 3 € 40.040
per indigeni di 5 anni ed oltre e esteri di 4 anni ed oltre
1 – TESTIMONIAL OK M. PISTONE
2 – SUPER STAR REAF P. GUBELLINI
3 – SHOWMAR A.GUZZINATI
4 – SUERTE’S CAGE E. BELLEI
5 – TRENDY OK A.GOCCIADORO
6 – PLUTONIO CH.MARTENS
7 – TROJA D’ASOLO RENE’ LEGATI
8 – POSITANO D’ETE F. MINOPOLI
9 – TENERIFE D. NUTI
10 – SKY DANCER G. RICCIO
11 – ONORIA F. PISACANE
12 – TUATARA JET F. FAROLFI
13 – SAIMON BARBOI A. VANNUCCI
Siamo al Città di Treviso, la classica del Sant’Artemio intitolata a Franco Fraccari. Ben tredici i partenti per una corsa nulla di più che discreta. D’altronde a soli otto giorni dalla disputa dell’Europeo fare meglio sarebbe stato quasi impossibile.
Motivo di interesse la presenza di Plutonio con Christophe Martens, da cinque anni trapiantato all’estero. Oltre al figlio di Self Possessed e Indra Bi si fanno notare Suerte’s Cage, reduce dal successo nel Gran Premio Basilio Mattii siglato a tempo di record, Super Star Reaf, vincitore il primo di aprile del Società Campo di Mirafiori, Trendy Ok che è la scelta sempre temibile dei Gocciadoro, e Testimonial Ok, ben comportatosi nel Città di Montecatini e con numero utile per puntare a un piazzamento. Più difficile, considerati i numeri di partenza, per Onoria, Positano D’Ete e Troja D’Asolo.
Fral