Valter Ferrero nell’ultima riunione della CTC –verbale da redarre– insieme all’amico Antonio Diana ha spinto per abolire le breeding card, liberalizzare gli stalloni e abolire il seme congelato.
Sostengono che il seme congelato sia dannoso e irritante per il parco fattrici nostrano.
L’opposto di quanto sostenuto dall’Usta in un’ articolata relazione in cui esalta i vantaggi della monta artificiale.
Inoltre in Italia stanno scomparendo gli stalloni di prima fascia e con la crisi attuale non sarà facile trovare qualcuno disposto a investire per importare soggetti di livello.
Vale la pena ricordare che al 30.08.2017:
- Il dato dei due totalizzatori è pari a –16,65%: tot. ippico: 2016 € 249.489.738 – 2017 € 206.104.887 (-17,39%) + tot. nazionale: 2016 € 102.105.246 – 2017 € 86.972.549 (-14,82%). Ininfluente l’introduzione della terza tris, un farmaco destinato a peggiorare la situazione;
- La quota fissa segna un +32,42%, da 60.423.223 a 80.009.443, con un maggiore ricavo di euro 1.224.139;
- Il movimento dalle scommesse a riferimento segna –22,96%, 7.625.160 contro 5.467.917;
- Il minore ricavo giornaliero (tot ippico + tot nazionale + quota fissa + riferimento) è pari a 29.285 euro, 10.659.966 in proiezione annua;
- Il danno erariale è di euro 3.441.815 (tot. Ippico+ nazionale –3.511.653, quota fissa +76.509, riferimento –6. 671) pari a – 16,70% rispetto al 2016;
- Allevatori, proprietari, allenatori, guidatori, fantini sono mediamente pagati ogni 6 mesi, le società di corse ogni 8;
- I prodotti nati al trotto sono passati dai 4530 del 2008 ai 1693 del 2016 per una diminuzione pari al 62,62%, in percentuale maggiore al galoppo;
- Provvidenze allevatori trotto e galoppo 2011 non pagate;
- Provvidenze allevatori trotto 2016 non pagate;
- Premi allevatori trotto estero non pagati;
- Iscrizioni Grandi Premi non pagate;
- La riduzione e lo spostamento di convegni in assenza di criteri per la rimodulazione del calendario delle corse è una pratica consueta;
- Molti impianti sono in svendita, la situazione è a un punto di non ritorno;
- Posti di lavoro diminuiti e i rimasti sempre più a rischio;
Manutenzione piste e servizi al pubblico sono ridotti al lumicino, la trasparenza delle corse un optional.
Nessuno si domanda perché in alcune piste si corre per euro 80 al quarto, mentre il trasporto costa € 120?
Alcuni ippodromi, anche metropolitani, con le piste allagate cambiano la sabbia solo nelle prime 2 corsie, facendo rimanere i rivoli nelle rimanenti, favorendo azzoppature e fratture.
Si stanno allontanando i pochi appassionati rimasti e si ostacola il ricambio generazionale, indispensabile al settore.
Mipaaf e Ferrero davanti a questo dramma, anziché pensare ad un piano di rilancio, propongono abolizione del seme congelato, terza tris e “Il prossimo anno” – Zack (Ferrero) su Mack – “i regolamenti magari cambiano metterei 2 corse da 500.000 una per l’Italia e una per l’estero anakstvg”.
L’esaltazione dell’ignoranza.
Tev