Sono sempre più insistenti le voci che danno per certa nel prossimo Consiglio dei Ministri l’approvazione del decreto delega riguardante la riforma dell’ippica.
Al Mipaaf davano per scontato la definizione della pratica ieri, ma né ieri né oggi è previsto un consiglio dei ministri.
L’art. 15 lettere a); b) del Collegato Agricolo, prevede due decreti attuativi: lett. a) tv e scommesse, lett. b) passaggio dalla gestione pubblica alla privata..
Al primo – tv e scommesse – sono interessati i concessionari, al secondo ippodromi, filiera, lavoratori.
I due decreti nello spirito della legge e in concreto costituiscono un tutt’uno.
Un prodotto certificato e credibile deve essere la somma di una serie di componenti legate da un unico filo conduttore all’interno di unico organismo, così come del resto, anche sul piano testuale, vuole il Collegato Agricolo.

Legiferarne solo uno – tv e scommesse per i più – sarebbe l’ennesimo colpo di mano ai danni dell’ippica italiana.

ASTE ITS

L’ippica è in trincea, ma non cede.
Meglio del previsto la prima sessione dell’asta selezionata ITS di Busta Arsizio, grazie anche agli acquirenti esteri.
Top price Admiral As (Read Cash e Galiera As, vincitrice classica) venduto ad acquirenti svedesi per 360.000, il prezzo più alto di ogni tempo per un yearling del trotto. Secondo miglior prezzo per Arden Wise As (Read Cash e Garden Variety) battuto a 230.000.
Buona partecipazione con una folta rappresentanza campana.
Movimento di 2.628.000 euro contro i 2.650.000 del 2016.

BELLEI – SOULOY

Rispondiamo alle numerose osservazioni al Tg del 12.09, riferite all’onda d’indignazione sollevata dall’abbraccio in pista tra Fabrice Souloy e Enrico Bellei  la sera del Campionato Europeo.
Ribadiamo con fermezza che non è giusto scagliarsi solo contro Souloy, Bellei e la Cesenate – che pure hanno le loro responsabilità – ed escludere quelle più gravi del Mipaaf.
A norma di regolamento prima, durante e anche dopo una giornata di corse (art. 78 Regolamento delle corse) la responsabilità di quanto accade in un ippodromo, da un punto di vista disciplinare, è del MIPAAF, rappresentato da tutti i componenti della giuria, dai commissari, funzionari e veterinari.
Il fatto era già successo a Napoli durante il Lotteria, sotto gli occhi dei responsabili ministeriali presenti ad Agnano, sia della dirigente responsabile sia dell’incaricato (contratto del 14-12-2016  Mipaaf, che ha come compito: “l’incarico di svolgere tutte le attività inerenti al controllo, coordinamento e aggiornamento degli addetti alla vigilanza corse”.
Ovviamente, con impeccabile solerzia ministeriale a nessuno è venuto il sospetto che l’episodio di Napoli potesse riaccadere a Cesena.
Quindi quanto è successo è, se ce fosse bisogno, un’ulteriore prova che la “giustizia sportiva” di stampo  ministeriale è un fallimento.

Nessuno si domanda:
Perché il Mipaaf vuole tenersi la giustizia sportiva che sulla carta vale 15 milioni?
Perché per i filo ministeriali la colpa non è mai del Mipaaf ?

Tev

Di

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