Non volevamo crederci adesso sappiamo che è vero !!

Il Mipaaf e l’Anact hanno un piano: lo smantellamento dell’ippica italiana.

Valter Ferrero e il piano di mezzo del Mipaaf” stanno portando avanti il percorso per lo distruzione dell’ippica italiana.

Valter Ferrero, a nome di tutti gli allevatori, esce allo scoperto e si confessa in una lettera inviata ai soci Anact,  al Capo Dipartimento, al Direttore Generale e ai dirigenti di quel  “piano di mezzo “ sino a qualche anno fa molto vicino a Gianni  Alemanno e a Franco Panzironi.

Gentile socio,
le inoltriamo la lettera di ringraziamenti, inviata ai dirigenti del Ministero Politiche Agricole dal Presidente Ferrero.

Cordiali saluti

In qualità di presidente dell’ Anact, a nome di tutti gli allevatori, desidero ringraziare il Mipaaf per avere apportato  le rilevanti modifiche alla programmazione attuale.
Nello specifico:

-dotazione del Derby ad Euro 1.000.000,00;
-corse riservate ai 2 anni con dotazione minima di Euro 7.700;
-ripristino delle provvidenze come premio aggiunto;
-salvaguardia del montepremi;

Con entusiasmo si sottolinea che l’allevamento italiano, grazie alla qualità  e al valore dei nostri puledri, ha raggiunto mete fino a poco tempo fa non sperabili, l’asta della scorsa settimana ne e’ stato il chiaro esempio.

Oggi possiamo con orgoglio affermare che il 2017 è l’ anno della ripartenza del nostro settore. Ci auguriamo che anche  i pagamenti dei premi e delle provvidenze possano allinearsi sempre più agli standard delle procedure commerciali.

In modo particolare vorrei ringraziare l’on Castiglione per averci dato fiducia, permettendo che le nostre speranze diventassero realtà. Un ringraziamento va anche al Capo Dipartimento, al Direttore Generale ed ai Dirigenti che ci hanno supportato in questo anno travagliato, ignorando  le  polemiche e gli attacchi di chi era contrario al nostro progetto.

Valter Ferrero (Presidente Anact)

Difficile credere che Valter Ferrero parli a nome di tutti gli allevatori leggendo una recente lettera pubblicata da Gaet, in cui dei consiglieri denunciano di non sopportare la sua gestione, accusandolo, in riferimento anche al seme congelato, di iniziative a titolo personale e di aver trasformato in “chiacchiere da bar” una commissione CTC.

Inoltre sarebbe più appropriato sostituire ripartenza contracollo.

I movimento e ricavi dalle scommesse al 31 agosto 2017 rispetto al 2016 (dati Aams, schema nella home), sono in discesa verticale, capovolgendo il sistema dei flussi finanziari in entrata e in uscita che inciderà fortemente sulle risorse destinate al settore nella prossima finanziaria.

Più che di allarme rosso sarebbe più corretto parlare di profondo rosso.

  1. Il dato dei due totalizzatori è pari a 16,65%: tot. ippico: 2016 249.489.738 2017 206.104.887 (-17,39%) + tot. nazionale: 2016102.105.2462017 86.972.549 (-14,82%). Ininfluente l’introduzione della terza tris, un farmaco destinato a peggiorare la situazione;
  2. La quota fissa segna un + 32,42%, da 60.423.223 a 80.009.443, con un maggiore ricavo di euro 1.224.139;
  3. Il movimento dalle scommesse a riferimento segna – 22,96%, 7.625.160 contro 5.467.917;
  4. Il minore ricavo giornaliero (tot ippico + tot nazionale + quota fissa + riferimento) è pari a 29.285 euro, 10.659.966 in proiezione annua;
  5. Il danno erariale è di euro 3.441.815 (tot. Ippico + nazionale 3.511.653, quota fissa + 76.509, riferimento – 6. 671) pari a – 16,70% rispetto al 2016;
  6. Allevatori, proprietari, allenatori, guidatori, fantini sono mediamente pagati ogni 6 mesi, le società di corse ogni 8;
  7. I prodotti nati al trotto sono passati dai 4530 del 2008 ai 1693 del 2016 per una diminuzione pari al 62,62%, in percentuale maggiore al galoppo;
  8. Provvidenze allevatori trotto e galoppo 2011 non pagate;
  9. Provvidenze allevatori trotto 2016 non pagate;
  10. Premi allevatori trotto estero non pagati;
  11. Iscrizioni Grandi Premi non pagate;
  12. Le risorse destinate all’ippica sono diminuite di 15 milioni di euro all’anno da 250 a 170 milioni;
  13. La riduzione e lo spostamento di convegni in assenza di criteri per la rimodulazione del calendario delle corse è una pratica consueta;
  14. Molti impianti sono in svendita,la situazione è a un punto di non ritorno;
  15. Posti di lavoro in diminuzione e quelli rimasti sempre più a rischio;

L’Anact di Ferrero e il Mipaaf perseguono fini contrari a quelli dell’ippica.

Questi signori dovrebbero pensare a una strategia collettiva nell’interesse e per il futuro dell’ippica italiana e non finalizzata al loro orticello.

L’asta della scorsa settimana, indubbiamente un segnale positivo, rappresentava poco meno del 10% della produzione equina (Gaet 17.09) e una percentuale ancora minore di quella gente dei cavalli che fino a ieri ha mandato avanti il settore lavorando duramente  e che ora per colpa di un Sottosegretario, di un piano di mezzo e di un geometra (Ferrero) che destinano loro solo gli avanzi di una torta che qualcuno ha voluto destinare ad altri, non vedono più un futuro per le loro famiglie.

Maurizio Mattii

AMMENDA

Mi scuso con i lettori della nota di ieri, che spero siano stati in numero almeno pari a quanto auspicato dal Manzoni nel capitolo 1 dei “Promessi Sposi” , in quanto per un errore ho indicato i soldi in diminuzione in valore percentuale (%) invece il dato doveva essere  espresso in Milioni (M).
Quindi il calo annuo dal 2013 al 2017 è di circa 15M annui che arrivano a 20M annui  per il pagamento del 2012 e il calo annuo in caso di riforma sarà di 20M.
Quindi la sostanza non cambia.

Ringrazio inoltre quei lettori che hanno prontamente  rilevato il mio errore in quanto questa attenzione denota la voglia di discutere ed approfondire in modo attivo il futuro dell’ ippica.

Marco Montana

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