Valter Ferrero ha ringraziato a nome di tutti gli allevatori italiani Giuseppe Castiglione per la dotazione del Derby per predestinati ad euro 1.000.000, per la salvaguardia del montepremi passato dai 218 milioni del 2007 ai 93 del 2017 e per altre amenità, riuscendo ad alienarsi – se ce ne fosse stato bisogno – quasi tutto il settore, ad eccezione di qualche lacchè.
A pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’indovina.
Il 5 novembre in Sicilia ci sono le elezioni regionali.
Non vorremmo che l’Onorevole Castiglione, per quanto poco conti l’ippica, abbia chiesto un ringraziamento pubblico a Ferrero per averlo aiutato a smantellare il settore.
Ferrero uomo tutto di un pezzo sicuramente avrebbe rifiutato, però dalla dotazione del Derby, alla circolare programmazione 2017, al declassamento dei grandi premi, alla riduzione a capocchia delle corse, al tentativo di abolire l’uso del seme congelato, non ne ha azzeccata una.
Inoltre sembrerebbe prossima l’assunzione all’Anact – probabilmente all’ordine del giorno nel prossimo consiglio – di una persona con esperienza nel settore della cucina e diplomato alla scuola alberghiera.
Parente – sarebbe troppo- stretto di un impiegato, l’uomo nero vicino al Mipaaf.
Non è che l’Anact abbia intenzione di dedicarsi alla ristorazione?
Catering, spaghetteria o hamburger all’italiana?
Gli allevatori si domandano, dove sta andando a finire l’Anact?
Tev