La Corte dei Conti ha formalizzato il parere favorevole per l’impegno di spesa a favore delle società di corse per i corrispettivi 2017.
E’ presumibile che entro il 30 ottobre arrivi il saldo per i primi sei mesi, subordinando il resto ai controlli predisposti dal Mipaaf negli ippodromi.
Vale la pena di ricordare che le società di corse non sono pagate da nove mesi che a fine ottobre saliranno a dieci, sempre che Giuseppe Castiglione dia mandato al piano di mezzo di trasmettere all’UCB le fatture per gli impegni di spesa e non ci ripensi.
Il Sottosegretario vuole portare a casa la sua classificazione redatta e approvata nel 2017, poi posticipata al 2018.
Non ci meraviglieremmo se subordinasse i pagamenti alla firma di quest’ultima.
Nel frattempo è stato confermato a Gerardo Longobardi il mandato per concordare con il Mipaaf l’importo da destinare alle società di corse per il 2018 che, a nostro avviso, non può essere precisato senza sapere la somma per il settore prevista dalla prossima finanziaria.
E’ compito del Mef stabilire – cap. 2295 del bilancio di previsione del Mipaaf- per l’anno finanziario 2018 le spese relative agli interventi allo sviluppo del settore ippico (montepremi) e del Mipaaf quelle – capitoli 2297 e 98 – agli ippodromi e alla gestione, vigilanza e controllo del settore ippico, che per il 2017 ammontano, rispettivamente, a € 45.940.000 e € 29.330.000.
La coperta è corta, bisogna togliere da un capitolo per aggiungere a un altro, sempre che non si assegnino alle società di corse € 8,5 milioni del Preu, destinati nel 2017 al montepremi, operazione più facile a dirsi che a farsi e forse contro legge.
Il modo di ragionare e di risolvere i problemi da parte delle società di corse e del Mipaaf (con il tacito e colpevole consenso delle categorie) è sempre quello.
Quello che ha portato il settore sull’orlo del baratro, alimentando assistenzialismo ed escludendo ogni criterio meritocratico, contribuendo a far perdere il significato di professionalità a ogni componente ippica, portando allo sfascio tecnico e amministrativo e al degrado che è sotto gli occhi di tutti.
Tev