La parola “magica” più utilizzata dalla politica e dai vertici burocratici della pubblica amministrazione in questi anni è: TRASPARENZA.
Al secondo posto si piazzano a pari merito le parole: MERITO e EFFICIENZA.
A dire il vero dal 2013 a oggi, questo terno (TRASPARENZA;MERITO;EFFICIENZA) sulla ruota del MIPAAF non è mai uscito vincente per gl’ippici.
Applichiamo questi termini alla “vexata questio” dei pagamenti dei premi.
Sul sito rinnovato del Ministero (all.1) vi è la possibilità di entrare nel campo “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE” al cui interno troviamo il campo “PAGAMENTI DELL’AMMINISTRAZIONE” che comprende sia il campo “DATI SUI PAGAMENTI” e “INDICATORE DELLA TEMPESTIVITÀ DEI PAGAMENTI”.(all. 2)
Incredibilmente i pagamenti effettuati dagli uffici del Mipaaf risultano fatti nei primi 6 mesi del 2017, mediamente, entro 25 giorni dalla scadenza della fattura (di solito a 30 gg).(all 3)
Ci sorge il terribile dubbio che allora i sostenitori del MIPAAF abbiano ragione, i pagamenti sono fatti a 60 gg, ma siccome siamo malfidenti pensiamo che questo buon risultato sia dovuto agli altri settori del ministero e che l’ippica sia la palla di piombo che zavorra l’efficienza del MIPAAF.
Abbiamo controllato tutto il 2017 (all 4), ma per brevità riportiamo solo i dati del 2° trimestre e lo stupore è stato massimo quando abbiamo visto che negli oltre 500 pagamenti presenti relativi al capitolo 2295 (montepremi) la maggior parte era stato pagato entro pochi giorni dalla scadenza delle fatture e molti addirittura prima (è impossibile allegare i dati che sono molto voluminosi, ma sono leggibili sul sito).
A questo punto però un dato saltava all’attenzione la causale di tutti i pagamenti effettuati da aprile, maggio, giugno 2017 erano relativi a premi compresi da ottobre a dicembre 2016 (rari i casi di gennaio 2017).
Ma com’è possibile che i pagamenti risultano fatti in 40 giorni dopo la fatturazione se il periodo è di 6 mesi precedente?
Perché nel mondo ippico, unico caso nell’universo mondo, la fattura non viene emessa secondo il desiderio del creditore (PROPRIETARIO) ma del debitore (MIPAAF) .
Si applica la regola detta di “GIUCAS CASELLA” fattura emessa “QUANDO LO DICO IO”.
Quindi tutto quadra: la TRASPARENZA obbliga il Mipaaf a pubblicare tutto, il sistema deve riportare numeri che dimostrino EFFICIENZA per non fare brutta figura e il MERITO sta nell’essersi inventato un METODO che fa arrivare le fatture solo quanto gli uffici lo desiderano.
I numeri reali dicono che alla fine del secondo trimestre 2017 sono stati pagati completamente (?) i premi del 2016.
Gli ippici subiscono e il MIPAAF dimostra la sua capacità di saper gestire l’ippica: perché cambiare?
Certo probabilmente questi pagamenti si riferiscono solo alle fatture e non all’altra tipologia, ma in nome della TRASPARENZA dove sono pubblicati gli elenchi degli altri pagamenti?
In nome dell’EFFICIENZA sarà possibile sapere perché le fatture sono autorizzate solo dopo 4 o 5 mesi dalla fine delle corse, quali sono le procedure così complesse (presenti solo in ITALIA) che portano a questo?
Perché ci siamo MERITATI questo sistema che si basa sui principi contabili di GIUCAS CASELLA “FATTURA QUANDO LO DICO IO!”?
Ma perché sollevare questi problemi, ci dicono che tutto è perfetto ed è in via di miglioramento e la cura della mano pubblica sull’ippica malata porterà sì alla morte del paziente ma con l’uso di un METODO terapeutico TRASPARENTE ed EFFICACE.
La nostra colonna sonora dovrà essere:
Noi villan…
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,..
Redblack
All.to 1
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All.to 2
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All.to 3
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All.to 4
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