da “Italian Horse Protection”

E’ della settimana scorsa l’incidente sulle pista in erba del centro milanese di Trenno di Val Nanda, pedina di valore internazionale del nostro galoppo.

Val Nanda ha preso in pieno una buca nella pista in erba di Trenno (Trotto&Turf), riportando la frattura dello stinco e dei due sesamoidi. Dalla Trenno “nessun ha ritenuto doveroso farsi vivo …non si uccidono così la passione di chi li possiede e di chi li allena”.
Questa una sintesi delle dichiarazioni della trainer Cristiana Signorelli.

Ci spostiamo da Milano a Roma e scopriamo, come riferito da Cavallo Magazine, le immagini – rivelate da Italian Horse Protection – di tre gravissimi incidenti avvenuti all’ippodromo di Capannelle ad aprile, a giugno e a settembre di quest’anno: le pessime condizioni della pista sono la causa della morte di tre cavalli?

Testualmente da Cavallo Magazine “A seguito delle fratture riportate sono stati abbattuti Song For My Heart (3 anni), Machiavellico (4 anni) e Ginseng Coffee (5 anni)”.
Le immagini delle tre cadute sono terribili e, comparandole, troviamo delle similitudini: 1) i cavalli hanno inciampato sul terreno, non sono entrati in collisione con altri cavalli; 2) le cadute sono avvenute nello stesso tratto di pista.

A Capannelle gira insistente la voce secondo cui, anche a causa della crisi che investe l’ippica, negli ultimi tempi la manutenzione della pista sarebbe carente, tanto che il tracciato presenterebbe pericolosissime buche e avvallamenti e il conseguente rischio che un cavallo lanciato al galoppo incespichi.

Ufficialmente non c’è alcuna conferma di questa circostanza. Per tentare di fare chiarezza, IHP ha scritto una lettera al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF), chiedendo l’apertura di un’inchiesta. Il MIPAAF infatti gestisce gli allevamenti e le corse di trotto e di galoppo in Italia.

Song For My Heart, Machiavellico e Ginseng Coffee non sono gli unici cavalli ad aver perso la vita negli ultimi mesi: altri incidenti mortali si sono registrati altrove e in particolare nel famigerato ippodromo di Merano. Ma trovarne traccia nelle agenzie di stampa è pressoché impossibile.”

Quanto sopra è conseguenza della politica dei tagli adottata dal Mipaaf.

Per il Mipaaf sono necessarie meno corse, meno cavalli, meno piccoli proprietari.

Noi aggiungiamo che sono necessarie meno spese per la burocrazia, meno funzionari, meno clientelismo, meno politica, maggiore trasparenza, maggiore competenza specifica, rispetto per la dignità e il lavoro delle persone.

Tev

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *