Come tutti gli anni arriva la Fiera Cavalli a Verona con il padiglione del MIPAAF.

Tra il materiale distribuito vi è anche la brochure di UNIRELAB (all.1), che effettivamente rappresenta la fotografia esatta dell’ippica gestita dal Ministero: esteriormente inappuntabile, ma in realtà con alcuni punti interrogativi.

Per il Mipaaf e i suoi cantori, tutto funziona (pagamenti, scommesse, giustizia sportiva ecc.), ma, in effetti, la realtà è diversa (pagamenti a sei mesi, calo vertiginoso delle scommesse, situazioni imbarazzanti nella giustizia sportiva ecc).

Perché nella brochure sono state inserite nelle prime quattro pagine fotografie che dovrebbero impressionare il lettore con la rappresentazione della tecnologia presente nei Laboratori di UNIRELAB?

Sono fotografie prese in altri laboratori e non in quelli di Unirelab!

In effetti, vi è anche una foto con provette con tappo blu (all. 2) che, si dovrebbe approfondire, potrebbero essere provette CTDA probabilmente contenere già in partenza teofillina e dipiridamolo, sostanze vietate dal regolamento sostanze proibite!

I numeri delle analisi dichiarate effettuate sono pari a 20.000 per i cavalli e a 2.000 per l’antidoping umano e sembrano essere ben superiori a quelli realmente prelevati negli ippodromo italiani ed è impossibile che arrivino da lavoro conto terzi, visto che questa voce  dai dati di bilancio risulta non superiore al 5% del fatturato totale.

Come si vede si cerca di dare risalto all’operato del Mipaaf e dei suoi satelliti con aspetti non veritieri e come gli ippici subiscono la non competenza dei dirigenti ministeriali, gli operatori di UNIRELAB subiscono  quella dei loro dirigenti.

A proposito di Bilanci, spulciando quello del 2016 di UNIRELAB (all.3) si nota che è stato sottoscritto (pag.2) un contratto con il MIPAAF dal 2016 al 2018 omnicomprensivo di 4,5M.

Visto l’andamento dell’ippica e delle risorse disponibili, si presumeva che ci dovesse essere una riduzione con gli introiti degli anni precedenti e che congiuntamente al diminuire delle corse diminuissero i soldi dati ad UNIRELAB.

Ma a pagina 28 si vede che nel 2016 i soldi versati dal MIPAAF risultano essere stati 4,2M quindi 300mila€ in più, circa un 7%.

Magari servono investimenti per migliorare la qualità delle analisi o ridurre i tempi  di risposta e non ci sono i margini con le cifre del bilancio.

Ma a pagina 4 si vede che il 2016 si chiude con un utile di 1,3M (più del 25% del fatturato): perché è necessario dare altri 300mila€ in più con un prevedibile diminuzione delle richieste del MIPAAF.?

Come si vede andando a spulciare nelle pieghe della voce di bilancio 2298 del MIPAAF qualcosa si capisce della pervicacia a trattenere alcune funzioni  nel MIPAAF e far fallire la riforma!

Redblack

All.to 1

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All.to 2

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All.to 3

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