Cerchiamo di ribadire i fatti perché per molti sembra non sia successo niente.
A oggi l’unica voce che è stata tagliata per il 2018 è il montepremi!
Sul web molti negano l’evidenza, ma il taglio è scritto in italiano corrente sulla tabella 12 del MIPAAF al capitolo 2295 “spese per gli interventi relativi allo sviluppo del settore ippico” pari a 88M e non serve una calcolatrice per fare la differenza con il 2017: 94M – 88M fa esattamente 6M in meno.
Il non volere leggere e non fare le sottrazioni non elimina il problema.
Qualcuno si vanta di aver fatto arrivare il PREU, ma sempre in italiano corrente al comma 5 della legge ZAIA è scritto che 1,4% del Preu delle slot DEVE essere riconosciuto in parti uguali tra Ippica e CONI, quindi questi soldi sono dovuti e non concessi!
E, purtroppo, sempre in italiano per chi sa leggere o vuole leggere è scritto che questa somma è destinata:
“alle attivita’ istituzionali del CONI e dell’UNIRE, con esclusione delle ordinarie esigenze di finanziamento della medesima UNIRE, nonché all’incremento del monte premi e delle provvidenze per l’allevamento dei cavalli.”
La primaria destinazione sono le attività istituzionali (ippodromi, antidoping ecc.) poi il montepremi. Per il 2017 è andata bene al montepremi per il 2018 è una speranza e non una certezza che il PREU sarà ridestinato al montepremi e dare il fatto come certo è falso.
E non bisogna prendere in giro, con false illusioni, che con il PREU 2018 il taglio sarà eliminato, non può essere vero in quanto tutto il PREU 2017 (8,5M) è stato versato sul montepremi portandolo a 102,5M.
Se succedesse anche nel 2018 il totale arriverebbe a 96,5M: la differenza rimarrebbe 6M in meno!
La matematica non produce i numeri che i portavoce del MIPAAF, subordinando la salvezza dell’ippica ai loro interessi personali, vorrebbero.
Per il trotto (quota del 60%) la diminuzione di 3,6M è così distribuita:
- € 720 mila in meno per gli allevatori;
- € 288 mila in meno per gli allenatori;
- € 144 mila in meno per i guidatori;
- € 2,45M in meno per i proprietari.
Si cerca d’illudere il settore affermando che la quota per il montepremi della legge ZAIA, comma 4, deve essere ancora decisa e potrebbe essere tale da evitare i tagli.
Invitiamo sempre per chi sa o vuole leggere a riflettere su quanto riportato in legge finanziaria pagina 540:
“DL n.185 del 2008 art.30 bis c.4 contributi UNIRE (cap.2295/1) 2018: 72.931.666 “
La cifra totale è già stata erogata e stabilita, inutile e stupido dire che non sia stata scritta.
La cifra intoccabile per il montepremi è di 73M e i 15M per arrivare agli 88M attuali sono nella disponibilità del MIPAAF come recita la nota a piè di pagina della tabella del MIPAAF nei riguardi del capitolo 2295 montepremi:
“variazione proposta con compensazione a favore del capitolo 2298”.
Considerando che dei fondi sono già stati trasferiti a favore del capitolo della giustizia e di Unirelab, cosa impedirebbe al MIPAAF di incrementare ulteriormente questa voce di bilancio durante il 2018?
Speriamo che gli abituè ministeriali non abbiano fatto per incompetenza questa considerazione, altrimenti diventerebbero corresponsabili del taglio al montepremi.
Le categorie devono stare all’erta perché gli ippodromi cercheranno nuove risorse e giustizia sportiva, Unirelab e televisione stanno nel cuore del MIPAAF e l’unico portafoglio disponibile sono i 15M sul capitolo montepremi.
Purtroppo con l’incapacità del MIPAAF a produrre nuove risorse (-18% dalle scommesse) e a proteggere i finanziamenti della legge ZAIA (–23%), il futuro, senza una riforma globale, porterà l’ippica a scomparire.
Non bisogna ascoltare chi invita a non protestare e a stare tranquilli.
Tranquillo a Roma ha fatto una brutta fine!
Organismo Ippico Italiano