Sta proseguendo al senato l’iter della legge di bilancio 2018 e anche se la partita decisiva per eventuali modifiche quest’anno si giocherà alla Camera, analizziamo quanto successo finora.

Come abbiamo ampiamente dimostrato ed è oramai fatto accettato da tutti per il 2018, a oggi, l’ippica subirà un taglio esclusivamente sulla voce montepremi e provvidenze.

Benissimo, anzi malissimo perché nella Commissione Agricoltura competente per il nostro settore nulla è stato discusso sull’ippica, nessun emendamento è stato presentato e nel parere favorevole con osservazioni nessuna di queste riguarda l’ippica.

L’ippica a oggi non è stata gratificata nemmeno con un miserrimo ordine del giorno che sebbene di nessun valore pratico è quantomeno una dichiarazione di esistenza in vita.

Del delegato per l’ippica, sottosegretario Giuseppe Castiglione, nessuna traccia in commissione, ma d’altronde la pesca, altra sua competenza, qualche citazione ha portato a casa.

L’ultima possibilità di modifiche in corso d’opera, al Senato, rimane nella presentazione degli emendamenti in assemblea, vedremo se qualche sopravvissuto del gruppo dei senatori, in auge anni fa, denominato “amici dell’ippica” batterà un colpo!

Per adesso rimaniamo della nostra opinione: l’ippica per sopravvivere deve e dovrà far affidamento solo sulle proprie forze cercando di trovare la forza di camminare con le proprie gambe .

L’opposto di quanto avviene oggi, dove il perseguimento dei vecchi schemi assistenziali, la mancanza di imprenditorialità, il non coraggio di accettare le sfide del nuovo mercato da parte di tutte le componenti ippiche sta portando all’estinzione un patrimonio socio – culturale che non è soltanto scommessa, ma soprattutto impiego del tempo libero e opportunità per posti di lavoro.

Organismo Ippico Italiano

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