Cerchiamo di capire in anticipo quali saranno le dotazioni dei premi al traguardo per le giornate di corse per i primi mesi del 2018 con le risorse attualmente disponibili .
Il montepremi riferito alle disponibilità ad inizio anno 2017 era pari a 94M, ad inizio 2018 è di 88M con un taglio di circa il 6%.
Quindi anche la dotazione media delle risorse per giornate di corse dovrà diminuire di una percentuale pari al 6%.
Per l’effetto del PREU le dotazioni medie delle giornate di corse dal 1 agosto sono state incrementate come da tabelle qui allegate. (all.1–all.2).
Poiché il PREU 2018 sarà stabilito nel giugno 2018 ed eventualmente, ma non sicuramente, distribuito quest’anno tutto a montepremi dal 1 agosto 2018, il beneficio di questo incremento non sarà presente nei primi mesi del 2018.
Vediamo ora come il taglio inciderà sulle dotazioni medie di alcuni ippodromi:
TROTTO
Milano/Napoli
- dotazione media agosto/dicembre 2017 64105€;
- dotazione media inizio 2018 con -6% rispetto alla dotazione di gennaio/luglio 2017 pari a 52717€;
- CALO del 17,7%;
Palermo
- dotazione media agosto/dicembre 2017 46206€;
- dotazione media inizio 2018 con -6% rispetto alla dotazione di gennaio/luglio 2017 pari a 37268€;
- CALO del 19,3%;
GALOPPO
Pisa
- dotazione media agosto/dicembre 2017 63273€;
- dotazione media inizio 2018 con –6% rispetto alla dotazione di gennaio/luglio 2017 pari a 45402€
- CALO del 28,2%;
Varese
- dotazione media agosto/dicembre 2017 41850€;
- dotazione media inizio 2018 con –6% rispetto alla dotazione di gennaio/luglio 2017 30033€;
- CALO del 28,2%;
Certo magari s’inizierà, come al solito, con calendari solo mese per mese, cercando di mascherare con artifizi contabili il taglio, rimandando ai mesi successivi l’amara realtà e questo causerà ovviamente un disagio tecnico per l’assenza dei calendari e un taglio molto più cospicuo nei mesi seguenti.
Infatti se anche si procrastinasse tutto fino ad agosto in attesa del PREU e se poi questo fosse assegnato anziché al montepremi ad altre voci istituzionali, i soldi al traguardo per gli ultimi 5 mesi sarebbero veramente pochi con il collasso dell’ intera filiera ippica.
Questi concetti sono sicuramente presenti nelle teste dei dirigenti ministeriali che però devono attenersi agli obblighi della distribuzione delle risorse con i criteri della finanza pubblica e non con criteri della libera azione privata e di mercato.
Incredibilmente molti sono convinti che rimanere nel Ministero sia un vantaggio.
Probabilmente lo sarà, ma gli ippici devono porsi la domanda base: vantaggio per chi?
Organismo Ippico Italiano
All.to 1
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All.to 2
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