Oggi il sottosegretario Baretta, in occasione di un convegno alla Camera dei deputati sul gioco legale, ha fatto un’affermazione che può essere calzante anche con la situazione ippica.
Il sottosegretario ha fatto presente agli amministratori della regione Piemonte che per eventuali interventi, in questo caso sulle slot-machine, che vadano contro un dettato di legge e che arrechino un danno erariale ne dovranno rispondere alla Corte dei conti (all. 1).
Perché questo richiamo può adattarsi anche all’ippica?
Semplice perché esiste una legge di stato che delega il MIPAAF (politici e dirigenti) a fare una riforma concernente la creazione di un ente privato e delle scommesse, il tutto finalizzato ad eliminare i costi che la finanza pubblica sostiene in favore dell’ippica e contemporaneamente incrementare le disponibilità economiche della filiera e dell’erario.
Che tutto questo sia fattibile è stato certificato dalla Ragioneria dello stato nel parere allegato all’approvazione del collegato agricolo e molto dettagliatamente illustrato nei piani industriali predisposti dai sostenitori della privatizzazione.
A oggi però o per indolenza (Ministro) o presumibilmente per volontà di gestire i fondi disponibili (sottosegretario e dirigenti) il tutto non viene portato a termine e la filiera è lasciata allo sbando con montepremi diminuito, pagamenti in forte ritardo, gestione tecnica latitante, giustizia sportiva allo sbando e trasparenza delle corse totalmente opaca.
Questo immobilismo e ostruzionismo ha generato un danno erariale ad oggi pari a 4,5M di euro e destinato a raggiungere la somma di 6M a fine anno .
Come indicato dal sottosegretario Baretta di questa cifra dovranno rispondere i politici e i dirigenti del MIPAAF, responsabili di non dare il via a quanto disposto dal Collegato agricolo.
Organismo Ippico Italiano
All.to 1:
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