Oggi è iniziato l’iter di valutazione degli emendamenti ad una legge finanziaria che per adesso ha portato ad un taglio del montepremi di circa il 6%.
Come abbiamo già spiegato nessun emendamento è stato presentato per aumentare le risorse ippiche, comunque nell’articolo 90 vi sono emendamenti che chiedono una riforma delle scommesse ippiche a quota fissa e alcuni anche per il totalizzatore, spaziando anche sul palinsesto complementare.
Nella giornata odierna la commissione competente ha analizzato l’ammissibilità degli emendamenti dall’articolo 1 all’articolo 40, quindi i lanci d’ agenzia che indicano come gli emendamenti sulle scommesse siano stati dichiarati ammissibili non risultano veritieri e denotano un certo imbarazzo e timore da chi – soggetti usciti dalla porta principale che tentano di rientrare da quella secondaria – li promuove nell’intento di convincere gli ippici della bontà di un riforma per la verità avversata dai più perché non abbinata a un prodotto corsa certificato.
Essendo stata eliminata la riunione indetta alle 21 di ieri, l’ammissibilità degli emendamenti dell’articolo 90 saranno esaminati nella giornata di oggi.
Comunque, prima di arrivare alla discussione nel merito dei contenuti dei singoli emendamenti, si dovrà assistere al taglio che segnerà il passaggio dai circa 3500 emendamenti ammissibili ai 500-600 che dovranno essere discussi e questa scelta è riservata ai singoli partiti politici.
Vedremo quali rimarranno sul tavolo e poi se saranno votati e avranno esito favorevole, il tutto comunque avverrà la prossima settimana.
Immediatamente i soliti noti filoministeriali su vari siti, si sono affrettati a strombazzare i propri meriti per la presentazione di questi testi e a chi, competente in materia, come il dott. Giorgio Sandi, faceva presente come una riforma delle scommesse, avulsa da una riforma completa del settore possa essere l’ennesima occasione mancata, hanno risposto scaricando il proprio livore, cercando di zittirlo.
Bene ha fatto il dott. Sandi a ricordare che questi “manovratori” hanno partorito danni come l’abolizione delle corse il lunedì e altre amenità.
Ribadiamo ancora una volta che per invertire l’andamento delle scommesse ippiche ad oggi disastrosamente al ribasso è indispensabile proporre un prodotto credibile che deve basarsi su alcuni punti cardine:
- Rating degli ippodromi
- Rating delle corse
- Rating delle professioni
E solo in seguito intervenire sulle scommesse, palinsesto complementare ecc.
Tutto questo è utopia pensarlo portato a termine dal MIPAAF, che ha come obiettivo, per l’ippica come per tutti i comparti di sua competenza, non l’incremento dei ricavi del settore, ma solo una distribuzione burocraticamente ineccepibile delle risorse elargite dal Mef.
Saremo in prima linea a denunciare chi, sulla pelle degli ippici, vorrà per l’ennesima volta far passare interessi personali (concessionari, politici, rappresentanti di se stessi) a danno di un rilancio vero dell’ippica italiana.
Organismo Ippico Italiano