Venerdì scorso è sta lanciata una notizia devastantecalo di 2,5M del montepremi pari a un -30% nel mese di Dicembre!

A luglio, i trionfanti portavoce ministeriali – Anact e sparring partner – hanno strombazzato la grande vittoria di aver portato 8,5M di Preu al montepremi e a chi, come l’Organismo, conti alla mano, faceva notare come queste cifre non fossero reali e che bisognava avere assicurazioni nel merito, è stato subissato d’insulti, il più leggero dei quali era disfattista.

Già sul decreto della dirigente – dott.ssa Stefania Mastromarino – che distribuiva i soldi del Preu sono stati eliminati 1,5M e un controllo più professionale, meno becero e superficiale, avrebbe potuto già allora evidenziare l’opportunità di capire l’effettiva disponibilità di questi soldi.

Togliendo dagli 8,5M iniziali 1,5M per gli allevatori e 2,5M per pagare le corse estere acquistate per coprire il buco del lunedì – che ha causato una doppia perdita, minori scommesse e maggiori costi – rimanevano 4,5M che distribuiti in modo uniforme avrebbero comunque fatto incrementare il montepremi in modo significativo e non avrebbero generato il –30% del montepremi di dicembre.

Ma c’erano le aste e bisognava soffiare nelle fanfare con comunicati e vanterie varie!

E la Mastromarino ha tirato dritto e vista la nota prot. n. 49806 con la quale la DG PQAI ha richiesto l’allocazione delle predette risorse sul cap. 2295Spese per gli interventi relativi allo sviluppo del settore ippico”, ha destinato 8.575.296 del Preu a montepremi “al fine di garantire una programmazione tecnica che consenta una migliore qualificazione del prodotto corsa”.

Più opportuno sarebbe stato specificare migliore qualificazione sino a novembre e dequalificazione a dicembre, quando si sapeva che la Finizio avrebbe battuto cassa per pagare le corse estere.

Per fortuna – come ci ha fatto notare un ns lettore – che il Presidente degli Allevatori, tal Ferrero, ha ritenuto tempo addietro, di scrivere una lettera di ringraziamento ai Dirigenti che hanno gestito così accortamente l’ippica, tecnicamente che economicamente.

Un vero successo su tutta la linea. Senza commento

Tev

L’IPPICA DEL MIPAAF NON INTERESSA A NESSUNO

Oggi è apparso uno studio di AGIMEG sugli investimenti pubblicitari nel campo dei giochi e delle scommesse nel 2017.(all.1)

I dati sono stati raccolti dalla società NIELSEN – di primaria importanza mondiale nelle ricerche di mercato – che assicura ai clienti una comprensione il più possibile completa di ciò che i consumatori guardano e acquistano.

La cosa terrificante è che la voce scommesse ippiche non sono presenti in questo studio!

Questo si associa al dato che ha fornito AAMS, dove risulta che il segmento di mercato delle scommesse ippiche è dello 0,9%, inferiore anche ai giochi senza vincita in denaro (flipper, palline con sorpresa ecc.) che hanno l’1,2%.

Dobbiamo sorprenderci se le disponibilità economiche della filiera continuano a calare? Dobbiamo sorprenderci se il MEF taglia le risorse destinate all’ippica?

Del resto quali sono stati gli investimenti del MIPAAF per la promozione dell’ippica dal 2013? In teoria i 3M previsti nella legge di stabilità 2013, di cui però si sono perse le tracce sia da un punto di vista amministrativo che da quello di reale presenza sul territorio.

In compenso il costo per una televisione autoreferente e di nessun valore aggiunto per la filiera continua imperterrito a veleggiare sui 10M annui.

Chi dovrebbe essere l’interlocutore dei concessionari per la promozione delle scommesse? Il MIPAAF.

Che in effetti  tutto promuove del made in Italy, tranne l’ippica, ma del resto probabilmente le competenze per tutti i comparti agricoli e allevatoriali al ministero ci sono, mentre le competenze ippiche latitano.

Del resto il comitato di redazione della tv ippica è gestito dal ministero e se lo raccontate in giro per l’Europa vi prenderanno per matti, ritenendo che il controllo dell’informazione da parte di un ministero  sia un fatto legato al passato, quando c’era la cortina di ferro.

Oddio un qualcosa di ferro il ministero ha prodotto: la palla che ha legato ai piedi degli ippici!

Organismo Ippico Italiano

A PEACE OF MIND IL XXIX PALIO DEI COMUNI LANFRANCO MATTII

Passano gli anni ma il Palio dei Comuni rimane sempre una delle più appassionanti e sentite manifestazioni ippiche italiane.

Grande l’affluenza di pubblico e spettacolo tecnicamente elevato.

Nella finale a dodici la spunta Peace Of Mind, che aveva vinto piuttosto nettamente la seconda batteria, su Tamure Roc a sua volta vincitrice della prima, e Rugiada Sms, la meno appoggiata al gioco. Solo quarto Suerte’s Cage, vincitore della terza batteria e netto favorito al gioco.
Corsa bellissima con Tamure Roc che sfila subito su Peace Of Mind che lo segue sempre da vicino. Dopo ottocento metri avanza Suerte’s Cage che va in  senza però far pensare che potesse passare. Così fino agli ultimi quattrocento quando Suerte’s Cage cala e Tamure Roc prova a scappare, ma in prossimità del palo viene giustiziato all’interno da una Peace Of Mind che conferma di sopportare bene le due prove a differenza forse di Suerte’s Cage.
Grande festa per il vincitore che viene portato in trionfo dai supporter del Comune di Monte Urano che tornava al Palio dopo aver disertato quello dello scorso anno.

Fral

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