Nel pomeriggio di ieri è iniziata la valutazione degli emendamenti dei senatori alla legge di bilancio dello stato, in cui sono compresi anche i finanziamenti per la filiera ippica.

Come avevamo annunciato, tra i quattro emendamenti dell’articolo 90 sulla riforma delle scommesse, dopo l’inammissibilità dei due a firma Scilipoti e Mandelli, non risultano riproposti per la discussione in commissione gli altri due ritirati dai rispettivi partiti. (all.1)

Sarà nostra cura aggiornarvi in tempo reale su quanto avviene in commissione bilancio del Senato.

Ritorniamo per l’ultima volta, in attesa dell’eventuale decreto che certifichi e motivi, su eventuali tagli al montepremi di dicembre.

Nel caso il taglio ci fosse, il nostro impegno primario sarà, partendo dal decreto ministeriale, individuare le responsabilità di chi ha fatto non solo un danno alla filiera, ma dato dimostrazione di non attenersi ai criteri di trasparenza così cari a tutta la pubblica amministrazione.

Se invece il taglio come per incanto dovesse sparire lo diciamo oggi, quindi per tempo, non sarà merito di nessuno e nessuno dovrà precipitarsi sui social ad appuntarsi medaglie inesistenti!

Perché o qualcuno ha gridato “al lupo” a vanvera (ma anche noi pensiamo che il rischio fosse e sia reale) per essere al centro dell’attenzione e per poi passare per un inesistente salvatore della patria ippica, oppure i dirigenti ministeriali che non si aspettavano la forte indignazione di una filiera che pensavano ormai moribonda e prona, sono riusciti con magheggi contabili ad ovviare ai loro sbagli o alla loro superficialità.

Siccome propendiamo per la seconda ipotesi, saremo di fronte non a un coraggioso tentativo dei dirigenti di evitare danni alla filiera, ma solo a una manovra per salvare parti poco nobili del proprio corpo.

Lo ripetiamo ancora una volta: in gioco c’è la credibilità delle cifre disponibili per il montepremi 2018 e laddove esistano dei fondi ignoti agli ippici che sono usati per tappare gli errori ministeriali, vorremo sapere di quali cifre si tratta, origine, destinazione e chi ne può disporre.

Proprietari, allenatori, allevatori e la filiera tutta debbono sapere se i tagli che ormai sono presenti dal 2013 a domani (2018) con calo da 252M a 165M erano reali o dovuti ad un non utilizzo volontario dei fondi a disposizione.

E’ vero che alcune società di corse di trotto non hanno ancora colpevolmente pubblicato il libretto programma di dicembre, ma è anche vero che altre, nel rispetto dell’art. 23 della circolare programmazione 2017, l’hanno regolarmente presentato all’Amministrazione per l’approvazione entro il 30 ottobre e diffuso appena ritornato dal Mipaaf.

Per variare gli importi in base al calo stabilito, il ministero dovrà pubblicare un decreto in cui specificare chiaramente che la diminuzione degli importi – ad esempio per le corse dei 2 anni da 8.800 a 7.140 e così via – può essere anche effettuata non rispettando le disposizioni del comparto tecnico.

Un pasticcio dopo l’altro.

Aspettiamo fiduciosi, scusate … scettici, notizie chiare dal ministero come molti attendono l’arrivo delle voci degli extraterrestri dallo spazio.

Organismo Ippico Italiano

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *