Riportiamo le dichiarazioni (Gioconews) dell’assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi Daniele  Frongia in merito alla conferenza stampa tenutasi venerdì scorso da Hippogroup Capannelle: “Per quanto riguarda l’ippodromo delle Capannelle, la concessione è scaduta un anno fa ed è stata notificata la richiesta a riconsegnare l’impianto entro 180 giorni, non è uno sfratto, ma le conseguenze normali a seguito di concessione scaduta: le regole sono uguali per tutti.
Con il Mipaaf abbiamo concordato sul proseguimento delle corse anche per il 2018. Invitiamo le forze politiche (che in passato hanno regalato Capannelle, 173 ettari, a meno di 70.000 euro all’anno) ad un salutare mea culpa e a non strumentalizzare i lavoratori già licenziati dal concessionario nel corso degli anni”, conclude l’assessore”.

Notizia che arriva a pochi giorni dalle dichiarazioni dello stesso assessore Frongia riportate da “Cavallo Magazine”:
Ieri abbiamo incontrato i membri della Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e abbiamo convenuto di garantire per il 2018 il regolare svolgimento delle gare e dei concorsi ippici all’Ippodromo delle Capannelle. Con il Ministero abbiamo condiviso il comune interesse a garantire che Roma resti un punto di riferimento per circuiti nazionali e internazionali dell’ippica”

Non vogliamo entrare nel merito delle vicissitudini politiche che hanno caratterizzato la vicenda dell’ippodromo di Capannelle negli ultimi anni, ma al di la delle enunciazioni di principio vorremmo sapere come Comune e Mipaaf credono di garantire “il regolare svolgimento delle gare e dei concorsi ippici all’ippodromo di Capannelle”.

L’ippica vessa in scenario di profondo rosso, la chiusura delle Capannelle potrebbe darle la bastonata finale.

Organismo ippico Italiano

 

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