Dopo la mazzata che nel fine settimana ha colpito la filiera ippica è adesso il momento della calma e di una riflessione profonda sul futuro dell’ippica italiana.
La rabbia, la disperazione, l’orgoglio porterebbero a che tutti si fermassero per fare pressione sulla politica in previsione delle elezioni (e sui social già qualcuno ha avanzato l’ipotesi), ma l’esperienza insegna che gli scioperi hanno avuto successo solo in epoche lontane 1998, 2006, 2008 inseriti in un substrato ippico che oggi non esiste più.
L’ultimo sciopero con risultati evidenti è stato quello del 2008, dove era presente un ministro con una attenzione all’ippica quale Zaia e un contesto ministeriale almeno neutro.
Oggi il ministro e il sottosegretario sono come minimo assenti e la situazione ministeriale è ostile all’ippica, anzi felice che si fermi per risparmiare soldi e recuperare i tempi dei pagamenti.
Quindi come si dice (al biliardo): calma e gesso.
Oltre alla voce della rabbia di chi chiede lo sciopero iniziano le sirene di chi si accontenta di una briciola in cambio di collaborazione (non pagamento dei rinnovi in alcuni casi già pagati per tre anni) o di chi invocherà l’applicazione della sola riforma delle scommesse a quota fissa che porterà enormi vantaggi solo ai concessionari, con un aumento delle entrate dalle quota fissa di circa 150M (400%) ai concessionari e diminuzione del 50% dei ricavi all’ippica, considerato anche il tentativo di eliminare le scommesse al totalizzatore.
Siamo anche noi convinti che una riforma delle scommesse debba essere fatta sia per la quota fissa sia per il totalizzatore, ma che questo debba essere abbinata alla riforma tecnica e gestionale del settore.
Organismo Ippico Italiano
GRAN PREMIO DUOMO G.1 Mt. 1600 € 110.000
1 – TAMURE ROC SANTO MOLLO
2 – TOTOO DEL RONCO M. MINOPOLI Jr
3 – SUPERBO CAPAR R. VECCHIONE
4 – ARAZI BOKO E. BELLEI
5 – DIJON R. DERIEUX
6 – PEACE OF MIND A. GOCCIADORO
7 – SAIMON BARBOI R. PEZZATINI
Campo limitato nel 71^ Gran Premio Duomo, una corsa che nell’albo d’oro annovera cavalli e driver che hanno fatto la storia del trotto italiano. Sette i partenti. I nomi di spicco sono l’ex svedese da Varenne e Laura Kemp, Arazi Boko, vincitore delle due prove della Coppa di Milano, e il quattro anni da Ganymede e Sonate D’Aunou, Dijon, per la quarta volta in Italia dove, in ordine temporale, ha vinto il Tino Triossi, ha chiuso solo quinto nel Continentale vinto da Urlo Dei Vnti e è tornato sul podio più alto nel Memorial Giuseppe Biasuzzi.
In primis contro i due le due femmine Peace Of Mind e Tamure Roc rispettivamente prima e seconda nel recente Palio dei Comuni, quindi Superbo Capar, tornato al successo con la guida di Roberto Vecchione in un invito a Firenze facendo buona velocità e Totoo Del Ronco, sfortunato nel Palio dei Comuni.
Completa il campo dei partenti Saimon Barboi.
Fral