
Riceviamo e pubblichiamo da Mario Minopoli, uno dei nostri driver di punta, impegnato a tutto tondo con la sua famiglia nel settore, un intervento sulla grave crisi etica e finanziaria dell’ippica.
“Mi rivolgo a questo sito certo che quanto esporrò avrà il risalto che merita.
Si tratta di quello che accade ormai frequentemente in diversi ippodromi, dove non esiste un adeguato controllo e accadono fatti incresciosi che coinvolgono direttamente noi guidatori, indirettamente anche proprietari, allevatori e scommettitori.
Minando alle radici quel poco che resta della credibilità del nostro sport.
Di questo sono testimone, considerato che proprio mio fratello Ferdinando – ieri ha vinto il Gran Criterium a Milano con Zarenne Fas, per i colori dell’avvocato Francesco Gragnaniello-, in una gara tenutasi in un ippodromo, di cui preferisco non fare il nome – dato che altre realtà non sono molto diverse – è stato protagonista di un episodio di presunto disturbo a carico di un altro guidatore. Quest’ultimo al rientro nelle scuderie ha messo in atto una sceneggiata da Far West e mentre si defilava sono spuntati dietro di lui una decina di persone che hanno operato nei confronti di Ferdinando un vero e proprio assalto con tanto di calci e pugni.
Persone che non avrebbero dovuto avere accesso alle scuderie e che invece in barba a tutti gli articoli del regolamento delle corse erano presenti.
Ho potuto costatare che purtroppo intimidazioni e tentativi di corruzione sono frequenti.
Una settimana prima del fatto sopra esposto alcuni sconosciuti, nello stesso ippodromo, sono entrati nelle scuderie e hanno proposto a mio fratello – che ha segnalato il fatto alla giuria che ha annullato la corsa – di non correre a fondo.
Naturalmente entrambi gli episodi sono stati denunciati con altri colleghi da Ferdinando anche alle autorità competenti.
Questo è solo uno dei tanti episodi di malcostume che fanno del male alla nostra già bistrattata ippica. Chi come me crede nel lavoro che fa e cerca di migliorare giorno per giorno, vorrebbe che si potesse operare in tranquillità, trasparenza e rispetto, tutelati da una giustizia sportiva che funzioni.
Le società di corse – vicine da sempre al Mipaaf – pensano solo ai loro tornaconti, chiedendo continuamente la questua, tagliando i servizi al pubblico, dai bagni ai ristori, per non citare la manutenzione delle piste, delle scuderie, dei piazzali che ha sorpassato da tempo il limite del sopportabile.
Per non citare i posti di lavoro che sono in continua diminuzione.
La mia famiglia ha investito tutte le sue risorse nei cavalli e ora, purtroppo, mi accorgo che ci è rimasta solo la dignità per denunciare un governo dell’ippica che sta umiliando chi si alza presto la mattina, gira l’Italia in lungo e largo, spesso per un pugno di briciole e con tanti conti da pagare.
Noi guidatori siamo una categoria fondamentale eppure siamo considerati come una banda di poveri emarginati da questo Mipaaf, ma senza la quale le corse non esisterebbero.
Una categoria ormai dissanguata – insieme a proprietari e allevatori – dal potere, uomini ridotti a fare una colletta per poter pagare il funerale a un collega scomparso.
Ma chi ha concorso a fare la storia di uno sport non potrà mai essere emarginato.
Ormai camminiamo in precario equilibrio, sull’orlo di un baratro e chi dovrebbe tutelare il nostro lavoro sembra invece abbia tutte le intenzioni di darci la spinta finale per toglierci di mezzo.
Il meno 38% del montepremi di dicembre senza preavviso ne è un esempio.
Stanno uccidendo la nostra cultura, il piacere di “fare” un cavallo da corsa, la gioia di una sfilata, di un giro d’onore e anche la serenità di poter campare di questo lavoro.
Ma noi questo non lo dobbiamo permettere, usando l’unica arma che ci è rimasta: è quella dignità che ci deve spingere a lottare tutti uniti per ritornare a far vivere questo sport e far vivere i guidatori – e proprietari e allevatori -, a far loro pensare un nuovo futuro professionale e un decoro che ormai non sembra esistere più.
E visto che siamo a un punto di non ritorno, l’unica speranza è un’inversione di rotta , un segnale forte verso il Palazzo che ci sta stritolando e verso tutte quelle persone (compresi alcuni nostri colleghi) che hanno ancora la spudoratezza di appoggiare la scellerata gestione della nostra vita, prestandosi ad essere strumentalizzati, mentre si illudono di strumentalizzarci.
Basta con le mezze misure, risolleviamo la testa e lottiamo tutti insieme per i nostri diritti e per un’ippica che sia veramente di tutti.
Cordialità
Mario Minopoli ”
GRAN CRITERIUN E FILLY
Nel Gran Criterium gruppo 1 fa festa la Napoli del trotto, vince infatti con un bel finish Zarenne Fas della Scuderia Sa.Fra.Fas. dell’avvocato Francesco Gragnaniello, presidente dell’Unione Proprietari Italiani.
In sulky il più giovane dei Minopoli, Ferdinando alla sua prima vittoria di Gruppo uno e uno dei più giovani vincitori di Gruppo uno di sempre.
Il figlio di Varenne e Miss Muscle Fas terzo alla corda dal via fa da spettatore fino in retta d’arrivo dove, messa la freccia a destra, sorpassa un arrendevole Zelante Ek che lo precedeva quindi si fionda sulla battistrada Zazza’ Del Pino per averne facilmente ragione.
14.9 il tempo al chilometro.
Successo meritato quello di Zarenne Fas che oltre ad aver battuto il primatista della generazione si è rifatto nei confronti di Zelante Ek che lo aveva preceduto nella prova di qualificazione di Treviso.
“Lo sport dei cavalli da corsa è nel mio DNA, gioie come questa danno la forza per continuare a sognare, credere e lottare per un ritorno ad un’ippica vera, di passione, di regole, di certezze che prevalga su quella degli speculatori, degli irresponsabili, delle parole a …vuoto. Un grazie alla famiglia Minopoli, a mia moglie e ai tanti amici che mi aiutano a non mollare ”.
Le parole a caldo di Gragnaniello.
Nel Gran Criterium Filly continua il momento magico di Alessandro Gocciadoro che si afferma con una eccellente Ziva Ek.
In partenza si porta al comando Zonda Cup respingendo Zenobia Font, Zanzara Fas e Zarina Roc con quest’ultima che rimane allo scoperto. Al passaggio muove dal fondo Ziva Ek che sorpassa Zarina Roc e si porta ai fianchi della battistrada per pressarla fino ai seicento finali dove la vola via per andare a vincere eludendo i tentativi di rimonta di una comunque ottima Zarina Roc.
Al terzo posto senza lasciare mai la corda Zenobia Font.
1.15 il tempo al chilometro della vincitrice.
Fral
PREMIO GRAN CRITERIUM Mt. 1650 € 187.000
1° 1 ZARENNE FAS F. MINOPOLI 14.9
2° 2 ZAZZA’ DEL PINO P. LEONI 15.0
3° 3 ZELANTE EK R. VECCHIONE 15.2
4° 6 ZIPPY FREEDOM LF M. MINOPOLI Jr 15.3
5° 4 ZUFFLE WISE AS A. GOCCIADORO 15.4
6° 12 ZALSHAN AS E. BALDI 15.7
7° 11 ZACCHEO DEL RONCO A. GUZZINATI 16.2
8° 9 ZODIAC ROC V.P. DELL’ANNUNZIATA 16.4
9° 5 ZANIAH BI R. ANDREGHETTI 17.9
10° 7 ZEPHYRUS BAR M. BARBINI 18.3
11° 8 ZEFIRO DEI CEDRI A. DI NARDO R.P.
12° 10 ZICO BYE BYE L. BALDI R.P.
PREMIO GRAN CRITERIUM FILLY Mt. 1650 € 77.000
1° 12 ZIVA EK A. GOCCIADORO 15.0
2° 5 ZARINA ROC V.P. DELL’ANNUNZIATA 15.4
3° 7 ZENOBIA FONT R. VECCHIONE 15.5
4° 11 ZOE DEGLI DEI P. GUBELLINI 15.8
5° 4 ZANZARA FAS M. MINOPOLI Jr 15.8
6° 3 ZEBRINA FONT A. FAROLFI 15.9
7° 10 ZOE OP R. PEZZATINI 16.2
8° 9 ZIMA JET D. BATTISTINI 16.2
9° 2 ZONDA CUP A. GUZZINATI 18.2
10° 1 ZIA LAURA R. ANDREGHETTI R.P.
11° 6 ZOE GRIF ITALIA M. BARBINI R.P.
12° 8 ZAHRAH R. PICCHI R.P.