L’articolo di ieri ha scatenato sul web un’accesa discussione, quindi riteniamo utile fare alcune precisazioni per inquadrare il momento attuale della filiera puntualizzando le fasi che ci hanno portato alla situazione odierna.

FINANZIAMENTI ALL’IPPICA

Fino al 2008 l’ippica si è auto sostenuta attraverso l’introito delle aliquote derivanti dalle scommesse. A fine 2008 il ministro Zaia per sanare le devastazioni del periodo panzironiano stabilisce per legge un contributo alla filiera ippica con soldi sia prelevati da tutti i giochi e sia con un’aliquota direttamente dalle slot. Tale finanziamento era finalizzato a sostenere la filiera durante un processo di riforma totale del comparto. L’Unire e il Mipaaf gestirono i soldi con l’appoggio di alcune categorie facendo fallire la riforma.
Da lì con una gestione tecnica e di giustizia sportiva disastrosa hanno portato le scommesse da 2200M a 500M.

RIFORMA DELLE SCOMMESSE

La strada verso l’inferno attuale è lastricata da buone intenzioni.
Molti interventi sulle scommesse in passato sono state appoggiate da alcune categorie ippiche con risultati disastrosi per gli ippici, ma ottimi per i concessionari:

  • minimi garantiti condonati con l’appoggio di categorie che portarono i cavalli in piazza per essere ascoltate;
  • corse tris proliferate di un numero di corse che aumentava di pari passo alla noncuranza tecnica di chi doveva seguire queste corse;
  • allargamento della rete con i corners: risultato totalmente irrisorio;
  • V7, quartè, quintè grandi proclami, ma nessun risultato;
  • introduzione del superenalotto e delle scommesse sportive per favorire le scommesse ippiche: è successo l’esatto contrario.

In un contesto attuale dove le scarse risorse statali sono destinate a settori più essenziali per la popolazione tutta e  le entrate dai giochi si ridurranno per l’effetto delle leggi regionali e comunali contro il gioco, il settore ha ancora, dopo 10 anni, la possibilità di avviare una riforma accompagnata da risorse certe.
Come allora i residuati dell’UNIRE/Assi asserragliati al ministero insieme ai vertici del MIPAAF con le truppe cammellate al seguito cercano di respingere ogni cambiamento invocando ora come allora una riforma delle scommesse contraria al contenuto del Collegato Agricolo, avulse da una realtà tecnica che porterebbe vantaggi finanziari solo ai concessionari e affosserebbe la filiera ippica e il mondo del lavoro.
Ora come allora, si appoggiano gli interessi di pochi sulla pelle di chi non viene pagato da mesi, di chi ha conti da pagare e fatica ad arrivare a fine mese.

I risultati già li conosciamo:

  • calo continuo delle scommesse;
  • aumento introiti concessionari;
  • taglio progressivo non controllato dei contributi pubblici.

Truppe cammellate, generali senza esercito, furbetti del quartiere, che non ne hanno azzeccata una e che colpevolmente cercano di coprire lo sfascio di un Mipaaf che considera -contro legge-, il montepremi e il finanziamento alle provvidenze degli optional, dove nessuno è capace di dare la minima spiegazione, dove le aeree tecniche non svolgono le proprie funzioni, dove sono discrezionali l’uso della giustizia sportiva e del rispetto dei regolamenti.

Come non rifarsi al detto andreottianoa pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca!!

Però il cervello delle persone funziona ancora e se le tratti per troppo tempo come subnormali alla fine si ribellano.

Redblack

GRAN PREMIO ROYAL MARES Gr. 2  Mt. 1600  € 88.000

1 – UNIQUE DREAM BAR   SANTO MOLLO
2 – TOP MODEL OK              E. BALDI 
3 – URSA CAF                          GP. MAISTO
4 – TINA TURNER                 G. LO VERDE
5 – TRENDY OK                      A. GOCCIADORO
6 – SUPER STAR REAF        D. DI STEFANO
7 – UNE ETOILE GAR           M. MINOPOLI Jr
8 – TAYLOR DI CUMA         M. ORLANDO
9 – SIBILLE TRGF                 G. RICCIO           

Oggi ad Agnano si disputa uno delle ultime prove di gruppo dell’anno, il Royal Mares, l’unico gran premio internazionale per sole femmine di 4 anni ed oltre.
Quest’anno il campo dei partenti è in prevalenza giovane, su nove partenti ci sono tre cavalle di quattro anni e quattro di cinque. Quelle che carta alla mano hanno le migliori credenziali sono Ursa Caf che ha collezionato diversi piazzamenti in prove di gruppo per un totale di somme vinte di più di 235.000 euro su trenta corse disputate e Trendy Ok che vanta anche successi ad alto livello come il Gala del Trotto e il Città di Treviso.
Su Ursa Caf, assente per appiedamento Antonio Esposito, sale Giuseppe Maisto, su Trendy Ok il suo allenatore guidatore Alessandro Gocciadoro. 
La prima gioca in casa, ma dovrà evitare passi falsi nella fase di avvio, in tal caso andando in testa diventerebbe la cavalla da battere, la seconda, che sulla pista si è già fatta valere, presumibilmente sarà costretta ad agire in costruzione cosa che per altro sa fare.
Dietro le due l’appostata Unique Dream Bar, che presentata senza ferri, potrebbe essere un fattore, Tina Turner reduce da tre successi a seguire in contesti  più soft facendo comunque buone velocità, e Super Star Reaf che, non bisogna dimenticare, una corsa di gruppo l’ha già vinta.
Difficile, considerato il numero, per Une Etoile Gar, ancora di più per le altre tre, Top Model Ok, Taylor Di Cume e Sibille TRGF.

Fral                                     

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