Sta finendo l’anno ed è naturale che ognuno d noi pensi all’anno nuovo e a quello che ci aspetta.
E’ “confortante”, stando a quanto si legge, che l’anno nuovo ci porterà tutte le certezze che ci hanno accompagnato durante quest’ anno.
Andiamo con ordine:
- Calo costante del montepremi: come dal 2013 a oggi inizieremo con un meno 10%. Il calo ufficiale del montepremi è del 7% (87 contro i 93 milioni del 2016), quindi bene (sic!) ha fatto il MIPAAF a togliere un ulteriore 3%. Giusto, Anact in particolare, ringraziare il MIPAAF per la sensibilità nei confronti degli allevatori e della filiera tutta per la diminuzione del premi al traguardo,
L’ennesimo esempio del garbo e del rispetto del Mipaaf nei confronti degli operatori: ormai sono alla fame, qualcosa in più o in meno non fa differenza !!
- Visto che i pagamenti sono “regolari” e tutti sono “entusiasti”, anche per il 2018 il ministero continuerà a pagare con la cadenza abituale, con un ritardo superiore ai 90 giorni in barba alla normativa europea sui pagamenti dell’amministrazione pubblica: 30, max 60 giorni;
- La programmazione tecnica dopo molte ed approfondite discussioni sarà esattamente come quella dell’anno scorso e presumibilmente i risultati saranno identici: calo delle scommesse e trasparenza diventata un optional;
- Su molti argomenti, vedi classificazione ippodromi, sarà, come di consueto, accantonato il criterio meritocratico, valutando obbiettivamente strutture e servizi e applicato il metodo “parentale” cioè parenti, amici, conoscenti e vicini di casa saranno favoriti, gli altri estranei. Ad alcuni ippodromi “fuori ruolo” (impianti che non avevano trovato collocazione nelle fasce istituzionali della classificazione, poi accantonata, 2017) sarà consentito di programmare giornate di corse con un finanziamento pari al 75% dell’anno precedente, subordinato a un progetto di rilancio della struttura. Riesce difficile comprendere come queste società possano pianificare, garantire e investire in una ristrutturazione con un corrispettivo inferiore del 25% rispetto all’anno precedente. Che si cerchi la scusa per dare loro la definitiva spallata e chiuderli?
- Come per tutti gli anni passati si cercherà tra i vincitori delle prossime elezioni il politico da omaggiare in attesa di ottenere un ritorno.
- Altri ottimi professionisti, altri ottimi proprietari, ottimi allevatori, ottimi cavalli andranno all’ estero e si continuerà nei ringraziamenti a cottimo;
- Casi Palermo e Capannelle. Il primo chiuso a tempo indeterminato sino a nuova gestione, subordinata all’indizione di un bando pubblico, il secondo con molti ma e se sul prosieguo dell’attività dopo il 15 maggio 2018 se non sarà trovata una soluzione all’attuale gestione che dovrebbe restituire l’impianto al comune di Roma per tale data. Se questi 2 ippodromi non continueranno l’attività, difficilmente l’ippica italiana potrà sopravvivere;
L’importante è non cambiare nulla, tanto la gallina dalle uova d’oro (l’ippica) è stata spremuta tutta e si può tranquillamente trascurare.
Considerato anche che le scommesse ippiche sono in fase di regressione, manca il ricambio generazionale e l’indifferenza degli ippici è agghiacciante.
Ma siccome parliamo di cavalli, non sempre le corse si svolgono come qualcuno spera.
Redblack
FINALE CAMPIONATO ITALIANO DEI 4 ANNI Mt. 1600 € 110.000
1 – URAGANO TREBI’ R. VECCHIONE
2 – UNA BELLA GAR A. GREPPI
3 – UNO ITALIA L. BALDI
4 – URALI OP M. VOLPATO
5 – ULTIMALUNA GRIF V. LUONGO
6 – UNICORNO SLM V.P. DELL’ANNUNZIATA
7 – URSA CAF ANT. ESPOSITO
8 – UMA FRANCIS A. DI NARDO
9 – UN VERO HBD GR. D’ALESSANDRO J
10 – UFO ROBOT HP G. DI NARDO
11 – UNE ETOILE GAR M. MINOPOLI JR
L’ultima prova di gruppo dei 4 anni si disputa al Paolo VI.
Al via sulla distanza dei 1600 metri quasi tutti i migliori della generazione.
Uragano Trebì, subito fuori giri a Montegiorgio nel San Paolo, si è subito rifatto nel bolognese Due Torri, evidenziando di essere in grande condizione. Bisognerà vedere fino a che punto il numero alla corda che lo ha tradito a Montegiorgio gli sarà d’aiuto. E’ evidente che se gli riuscisse di andare davanti diventerebbe il cavallo da battere.
Sullo stesso piano dell’allievo di Holger Ehlert è da considerare Uma Francis, e ciò nonostante le ultime due uscite a vuoto e il numero in seconda fila. Invero sia per quanto riguarda l’invito dell’Arcoveggio sia per il Palio dei Comuni le attenuanti non mancano, quanto poi al numero in seconda fila alla corda deriva da una scelta ponderata.
Altri bene in corsa sono Uno Italia, Unicorno Slm e Ursa Caf. L’allievo di Lorenzo Baldi resta sul suo primo successo classico, il San Paolo. E’ vero che in quella circostanza sono venuti a mancare subito due dei più appoggiati, Uragano Trebì e United Roc, ma è altrettanto vero che la prestazione del figlio di Conway Hall è stata talmente probante da far pensare che forse avrebbe potuto vincere ugualmente.
Unicorno Slm dopo il secondo posto dietro Urlo Dei Venti nel Continentale è tornato in Svezia dove non ha guadagnato neanche una corona. La scelta però di intraprendere un viaggio tanto lungo induce a pensare che c’è la fiducia del team.
Ursa Caf attesa domenica scorsa nel Royal Mares è apparsa in difficoltà. Si presume che si sia trattato di un passaggio a vuoto considerato che precedentemente aveva corso bene a Treviso chiudendo seconda dietro Dijon. Certo è che il numero al largo non l’aiuta.
Da non escludere infine un inserimento da parte di Ultimaluna Grif, dei due di Colletti Una Bella Gar, in posizione di lancio ottimale, e Urali Op, senza dimenticare Une Etoile Gar, purtroppo condizionata dal numero più alto dello schieramento.
Fral