Sui vari social infuria la polemica sul trasferimento delle giornate di corsa da Palermo a Siracusa e sulla velocità che tale decisione deve avere sui binari spesso morti del Ministero.

Poniamo però un piccolo quesito: qualcuno ha fatto presente agli ippici palermitani che è essenziale che venga redatto un decreto che blocchi i soldi del montepremi, a prescindere da dove verranno disputate le giornate, prima della fine del 2017 perché in caso contrario quegli stanziamenti non potranno essere utilizzati nel 2018 e quei soldi verranno persi.

Il ministero non è un ente o una società privata/pubblica che può far “scorrere i soldi non spesi nell’anno in corso nel prossimo, i capitoli di spesa del Ministero sono classificati come “obbiettivi” e devono essere impegnati entro l’anno per poter andare nella voce “residui”, perché in caso contrario per legge i soldi non spesi da tutti i ministeri nei vari “obbiettivi” dovranno essere riversati al MEF.

Questa è la prima domanda da fare al MIPAAF e ottenere una risposta non a parole ma con i fatti, scritti in un decreto.

Poi si potrà discutere come e dove mettere in palio il montepremi.

Sempre a  proposito di montepremi, abbiamo letto una notizia sul sito della rivista “Cavallo Magazine” (all1) in cui si annuncia l’aumento del montepremi per la categoria Monta da Lavoro dei cavalli italiani.

La somma in sé è piccola, in tutto 13.500, ma serve a rammentare a tutta la filiera ippica che nel montepremi 2018 già tagliato è ricompresa una parte di soldi che dovrà essere dato a tutte le manifestazioni del Cavallo Italiano che si aggira tra 1M e 1,5M.

Quindi prima o poi sarà necessario sapere quanti saranno realmente i soldi al traguardo per il settore per l’anno 2018.

Un’ultima annotazione, in mezzo a tutti quelli che negli ultimi 15 giorni sono diventati esperti di scommesse per risollevare le sorti ippiche ci ha colpito l’annotazione di un utente con nickname OBLOMOV:

“se la commissione agricoltura si occupa di scommesse ippiche, è giusto che le commissioni bilancio e finanze si occupino della misura delle acciughe”.

In questo contesto di persone che parlano e propongono soluzioni su argomenti per loro alieni la domanda delle domande è posta sui siti da Antonio Viani, ippico acuto ed esperto: Riforma delle scommesse o miglioramento del prodotto?

Ci permettiamo di aggiungere: in primis il controllo della regolarità del prodotto offerto.

A oggi non esistono dirigenti attenti e preparati a controllare le varie anomalie che talvolta avvengono nelle corse in palinsesto.

Massimo Pierini sulle colonne di Gaet sta da tempo immemore combattendo contro la “percentualite” e nell’ultimo suo scritto ha indicato con arguzia quali siano i controllori attualmente preposti a sorvegliare le corse ippiche e a prevenire raggiri: I santi del Giorno.

Né i dirigenti di AAMS né tantomeno quelli del MIPAAF sanno, vogliono o possono fare alcunché per prevenire situazioni al limite del ridicolo.

Quindi dopo l’ex voto a Santa Adelaide speriamo di commissionare un enorme ex voto al santo del giorno in cui il MIPAAF libererà la filiera ippica dalla sua incompetenza.

RedBlack

All.to 1:

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