Sui social oggi è apparsa una notizia banale che qualcuno ha cercato di farla passare come una novità.
Tutti i dirigenti degli uffici ministeriali che si occupano d’ippica (PQAI VI, PQAI V II, PQAI VIII) sono stati riconfermati ai propri posti quindi c’è chi esulta perché finalmente ci sarebbe continuità…….
A dire il vero questi dirigenti sono su quelle poltrone ministeriali dal 2013 e visti i risultati della loro permanenza, compiacersi della loro riconferma è paradossale.
Se poi si va leggere i risultati delle domande presentate si rimane allibiti.
Nessun dirigente ministeriale ha risposto all’interpello, ciò significa che nessuno al ministero ritiene l’ippica un settore su cui vale la pena di costruire la carriera.

In due casi su tre i nostri hanno partecipato da soli quindi la nomina è stata assegnata non per meriti, ma per mancanza di concorrenti, in un caso ci sono state più richieste, ma tutti di provenienza ex Unire, di cui tre con abilitazione alla dirigenza, ma addirittura una che mai ha superato un concorso per dirigente!
Ci sembra ancora una volta sottolineato il totale disinteresse del ministero per l’ippica.
In ossequio alla continuità anche il coordinatore del settore trotto è stato riconfermato, e alla luce di quanto è successo a Palermo sembra una riconferma meritata.
Sempre per il principio della continuità, per essere riconfermati nel 2019 sarà sufficiente non accorgersi dei gravi problemi di qualche altro ippodromo di trotto costretto a chiudere.
Se poi si riuscisse nell’anno che verrà, a perdere -come nel 2017– altri dieci milioni di ricavi dalle scommesse, non ci saranno problemi per una promozione.

Beh, qualcosa di buono i nostri eroi lo fanno. Oggi, 28 dicembre 2017, è stato pubblicato il calendario delle giornate di corse 2018.
Mica poco! … se non fosse per il fatto che le riunioni di corse sono riferite al solo mese di gennaio.
In ogni caso, concordiamo con Gaet: in gennaio ci saranno ancora le corse.

In continuità con il passato tutti gli ippodromi apriranno le porte dal gennaio senza uno straccio di accordo sottoscritto col ministero, come se la pubblicazione di un calendario equivalesse a un accordo sottoscritto o proroga di questo.

In merito alle discussioni sul palinsesto televisivo facciamo solo notare che un ministero che sia editore di trasmissioni tv esisteva solo oltre cortina, pertanto l’anomalia è alla radice.

Nulla di nuovo all’orizzonte. Nessuna certezza sul futuro se non la continuità con il passato.
Questi signori continuano a parlare con slogan. Mai un progetto nero su bianco, mai cifre che giustifichino le scelte politiche, economiche e tecniche.

Non hanno la preparazione tecnica e amministrativa per dirigere nemmeno un opuscolo di regali natalizi e continuano a proteggere i soliti ignoti, mirando solo a fare tagli, perdendo soldi dalle scommesse e perseguendo la politica dello sfascio e delle briciole.

Tev

Di

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