Napoleone Lans – G.P.Vittoria

Vale la pena fare alcune considerazioni sulla classificazione degli ippodromi.

Non faremo nessun commento sulla classifica apparsa, ma solo sulle modalità utilizzate, in quanto la validità della classificazione è diretta conseguenza della validità delle procedure e dei parametri utilizzati.

Partiamo dalla prima considerazione che è quella meno importante, ma già inquadra la confusione che sta alla base di tutto il procedimento.

Il titolo dell’allegato parla di “Modello per la classificazione degli ippodromi” e secondo l’enciclopedia TRECCANI la definizione di ippodromo è:

Ippodromo (meno corretto ippodròmo) s.m. [dal lat. hippodrŏmus, gr. ἱππόδρομος, comp. di ἵππος «cavallo» e δρόμος «luogo dove si corre» (v. -dromo)]. – 1. Impianto in cui si svolgono le gare ippiche a carattere professionistico, generalmente costituito da un complesso di piste (che, variamente combinate, formano i percorsi delle gare di trotto e di galoppo e terminano in una dirittura d’arrivo), da tribune per gli spettatori, nonché da edifici varî per le scuderie, per i servizî, per la direzione e amministrazione, ecc. Quindi se questo dice la lingua italiana rispondete alla domanda: “quanti ippodromi ci sono a Milano? Quanti ippodromi ci sono a Roma, Napoli, Firenze e altri?

Se la risposta esatta è 2 a Milano e 1 a Roma, Napoli  ecc. perché nell’elenco ci sono 2 ippodromi di Roma, Napoli ed altri?

Si obietterà che Roma, Napoli, Firenze hanno una duplice tracciato, ma – osserviamo – sempre all’interno delle medesime tribune, servizi vari, scuderie e direzione amministrativa. Esasperando il concetto le sovvenzioni per un solo ippodromo potrebbero essere non solo 2, ma diventare 3, 4, 5 per ogni pista di galoppo (dritta, grande, media, circolare), idem per il trotto (1/2 miglio, 5/8 di miglio, 7/8 di miglio.

Con le dovute proporzioni e rispetto “Una moltiplicazione dei pani !! “.

Alleggerire l’argomento in questo momento, potrebbe essere d’aiuto.

Già un decreto ministeriale firmato dal vertice politico per l’ippica del ministero e ragionato, studiato e redatto dagli uffici competenti che sbagli il termine italiano corretto dell’oggetto da valutare è imbarazzante.

Sembra esagerato parlare di carenza di cultura o, meglio, sarebbe giusto se per cultura intendiamo “coltivazione”. Il commento sarebbe, visto il contesto ministeriale in cui ci troviamo, come si dice in gergo “braccia rubate all’agricoltura”…….

A parte la battuta è palese che questa situazione pone gli impianti duplici rispetto a quelli singoli su piani diversi di valutazione e di remunerazione, ma di questo non c’è traccia nell’ elaborato.

E c’è chi da valore a questa classifica o ad altre che seguiranno quando già la partenza è palesemente errata, avulsa da necessari criteri meritocratici che presuppongono capacità tecniche, esperienza, conoscenza del settore e monitoraggio costante, buona occupazione. Locuzioni queste sconosciute a questo Mipaaf, che è costretto per l’ormai confermata incapacità tecnica a confessare di non essere in grado con gli attuali quadri alla formulazione di una classificazione credibile, di corse credibili, trasparenti e spettacolari.

A tutti gli entusiasti che si aggirano sui social: tranquilli siete in buona compagnia e fate bene a credere che questo decreto sia la salvezza dell’ippica. In fin dei conti c’è chi pensa che l’evoluzione non esista, che l’uomo non è andato sulla luna e che ELVIS è ancora vivo.

Siete in buona compagnia…. L’asservimento al potere, di qualsiasi colore esso sia, serve solo al potere. E il potere, in questo momento, non ha interessi funzionali a quelli dell’ippica.

Redblack

all.to:

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GRAN PREMIO DELLA VITTORIA  Mt. 2460  € 33.000

1°         2   NAPOLEONE LANS       A. FAROLFI                              15.2
2°        1   UN VERO HBD                Gior. D’ALESSANDRO Jr    15.4
3°        13   STELLA DI AZZURRA   A. GOCCIADORO                14.8
4°        3   UNICA CAGEMAR             M. CHELI                              15.4
5°        14   SUPER STAR REAF         D. DI STEFANO                  14.8      

Il primo gran premio del 2018 finisce con una mezza sorpresa almeno per quanto riguarda i primi due posti. Vince Napoleone Lans che dopo duecento metri sull’errore dell’appoggiatissimo Ronaldo Grad che era stato il più veloce nella giravolta, si porta al comando per restarci fin sul palo.

Dietro di lui finiscono Un Vero Hbd che lo aveva seguito lungo la corda, Stella Di Azzurra che ai cento finali dalla quarta posizione alla corda rimontava Super Star Reaf impegnata all’esterno e chiudeva bene per carpire il terzo sposto a una diligente Unica di Cagemar, terza alla corda dopo quattrocento metri di corsa.

Non è certo la prima volta che in questa corsa ad avere la meglio sono quelli del primo nastro a conferma della difficoltà della formula in una pista come quella dell’Arcoveggio.

Fral

Di

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