PALERMO
Da PalermoToday 17.01.2018
“Ippodromo, niente sgombero: il Tar sospende il provvedimento”
Niente sgombero per l’ippodromo. Come successo per il ristorante la Scuderia, che si trova nella stessa area, il presidente del Tar di Palermo Calogero Ferlisi ha accolto l’istanza cautelare d’urgenza presentata dagli avvocati della società Ires (la società di gestione dell’impianto) che si erano visti notificare il provvedimento di sgombero dal Comune.
I circa 500 lavoratori (indotto incluso) e gli oltre 150 cavalli non dovranno per il momento lasciare le scuderie de “La Favorita“. Il provvedimento dell’amministrazione comunale scaturiva dall’interdittiva antimafia che ha colpito l’Ires, decretando lo stop alle corse al trotto da parte del ministero dell’Agricoltura.
Il presidente del Tar ha sospeso il provvedimento in vista della decisione collegiale che dovrebbe essere discussa i primi di febbraio.
CAPANNELLE
Il comune rassicura gli operatori
Da Mamilio.it
“Dopo 72 anni di gestione continuata da parte della società’ Hippo Group, il Campidoglio a guida grillina ha chiesto la restituzione delle chiavi dello storico ippodromo di Capannelle che stamattina e’ stato oggetto di un sopralluogo da parte della commissione capitolina Sport, presieduta da Angelo Diario (M5S), a cui l’agenzia Dire ha partecipato.
Dal 19 maggio Capannelle potrebbe così trovarsi a rischio chiusura, con l’attuale concessionaria che smantellerebbe tutto, dalle piste all’illuminazione, fino alla vigilanza.
Comprese, ovviamente, le utenze, che consentono la sopravvivenza non solo agli oltre 700 cavalli stanziali che ‘abitano’ l’ippodromo, ma anche alle 42 famiglie di occupanti abusivi che negli anni si sono insediate nei piani superiori delle stalle, ricevendo addirittura il riconoscimento della residenza dal Municipio.
Nel mirino del Campidoglio soprattutto il canone corrisposto dai concessionari, che negli anni è passato da 2 milioni a circa 66mila euro.
L’obiettivo della commissione, ha spiegato Diario all’agenzia Dire, “era quello di vedere e toccare con mano la situazione dell’impianto sportivo comunale più grande, esteso e vario, un’area sterminata dove ci sono diverse attività con un valore economico non indifferente. Stiamo approntando il nuovo regolamento e gli impianti saranno trattati quasi individualmente e oggi è l’occasione per parlare del caso specifico: la concessione dell’ippodromo è scaduta, ma il Comune ha interesse a tutelare l’attività, qui ci sono centinaia di cavalli e vogliamo tranquillizzare tutti che non saranno messi in strada”, ha assicurato l’esponente del M5S. L’impianto “è un patrimonio pubblico e ci teniamo che gli investimenti in cantiere dal 2014 vengano sbloccati il prima possibile”. Inoltre “ci sono una cinquantina di famiglie che hanno occupato abusivamente da tanti anni i piani superiori delle stalle e non si riesce a liberare i locali. Lavoreremo con le presidenti Vivarelli (commissione Patrimonio) e Catini (commissione Politiche sociali), non possiamo far finta di niente”.
Palermo e Capannelle, dal loro futuro dipenderanno le sorti dell’ippica italiana.
Problematiche serie su cui, come ha tenuto a sottolineare Dario Angelo “non possiamo far finta di niente”, ma che non sembrano interessare ai ringraziatori seriali.
Che, come ci scrive un lettore, “a fronte di questa situazione, tra un ringraziamento e l’altro si preoccupano se l’uso del seme congelato a distanza di tre/quattro anni può incidere sulla fecondità della fattrice. Cosa assolutamente al di fuori di ogni teoria scientifica e pari solo alla teoria delle scie chimiche di grillina memoria. …. “ma quando mai” direbbe il principe De Curtis”.
GIORGIO SANDI
In sintonia…O no!
Proponiamo stralci di mail inviate dall’amico Giorgio
(05.05.2017) alla Presidenza Federnat più altri ippici
“………Se invece prevarrà il timore, la paura di perdere posizioni di privilegio o di poter utilizzare Trotto Italia per altre finalità …. sarà una ennesima occasione persa! Per fortuna – lo dico in senso ironico, per non essere preso per pazzo – il settore va benissimo, i movimenti di gioco sono sempre più alti, la considerazione nei confronti del trotto italiano da parte della politica e dell’opinione pubblica cresce ogni giorno, i programmi di corse sono sempre più belli, le scelte tecniche condivise, il pubblico presente negli ippodromi è ogni giorno più numeroso, i pagamenti arrivano puntuali, anzi in anticipo e tutto va bene.
Parafrasando l’amico Salvio Cervone……”non c’è più tiempo!”
Finalmente qualcuno che parla chiaro!
Il giorno 05 gen 2018, alle ore 11:09, Giorgio Sandi ha scritto:
Cari tutti,
“come era facilmente prevedibile l’iniziativa di costituire un Ente Tecnico del Trotto, nelle mani delle presidenze di Anact e Federnat, è finita in nulla……..
…..In tale contesto possiamo solo seguire due strade: una di attesa inoperosa ed una seconda di ripresa di protagonismo attraverso una nuova chiamata alle armi del popolo ippico, oggi sfiduciato e attonito di fronte allo scenario sempre più nero che ha davanti.
In questo momento – non me ne vogliano i protagonisti – purtroppo né la Lega né l’Organismo sembrano avere trovato la strada che porta alla soluzione dei tanti problemi del settore, pur svolgendo una importantissima funzione di denuncia dei tanti mali che lo affliggono e pur ottenendo risultati sostenuti con tanto sacrificio personale e sforzi finanziari importanti. È vero che entrambi hanno – ne sono certo – piani industriali brillanti e fattibili, ma non li possono rendere pubblici per ovvie ragioni di non avvantaggiare l’altro o gli altri possibili contendenti, con il rischio sempre più marcato di dare la sensazione agli operatori del settore di non aver nulla in mano…..”
Una doverosa precisazione
Giorgio ti è sfuggito che il suo Piano Industriale l’Organismo l’ha reso pubblico nel corso di un convegno a cui non hai partecipato perché in ferie e al quale era presente anche il nostro comune amico Maurizio Ughi. L’esposizione del piano è stata trasmetta in diretta streaming, il Piano è reperibile sia sul nostro sito, sia su You Tube. Una copia è stata consegnata personalmente dal sottoscritto, Guido Melzi D’Eril e Guido Borghi anche al Presidente Federnat, geometra Cesare Meli.
Entusiasti della tua disinteressata al pari dell’Organismo – volontà di non mollare mai per un’ippica che sia veramente di tutti.
Organismo Ippico Italiano