Giorno dopo giorno la filiera ippica prende coscienza dell’imbarazzante situazione degli uffici ministeriali preposti alla gestione delle corse dei cavalli.
È di oggi la pubblicazione di due sentenze del tribunale TAR di Roma molto diverse nei contenuti, ma con il minimo comune denominatore che riguarda la gestione trasparente delle risorse ippiche.

Come abbiamo già evidenziato la gestione del taglio delle risorse di dicembre è sempre apparsa molto opaca, perfettamente in linea con tutti i discutibili argomenti di natura ippica, a partire dai pagamenti dei premi e dei corrispettivi alle società di corse.

La prima sentenza prevede che entro il 31 gennaio il ministero deve fornire:

“tutti gli atti relativi alle disposte variazioni di bilancio, corredati da giustificazione e di dettagliata relazione di chiarimenti debitamente sottoscritta dal dirigente responsabile del servizio, cui fa riferimento il citato decreto dirigenziale n. 87102/2017

Finalmente capiremo i motivi finora nascosti che hanno portato il ministero a togliere praticamente solo all’ippica il taglio imposto al MIPAAF dal MEF.

Come si vede la “trasparenza amministrativa” l’ippica la può ottenere solo per via giudiziaria.

La seconda sentenza (allegata) riguarda un fatto non recente, ma del 2016 e precisamente le modifiche del calendario imposte dal Ministero agli ippodromi di Siracusa e di Palermo.

La contestazione riguardava nello specifico la distribuzione di:

– il numero complessivo delle giornate di corse – la tipologia di corse – ordinarie e Gran Premi – il montepremi annuale complessivo – suddiviso in stanziamento ordinario e per Gran Premi.

I due documenti contestati sono stati cassati poiché firmati da un soggetto (Capo Dipartimento) che non era autorizzato a sottoscrivere decreti su questa materia e in punta di diritto questo “errore” ha reso inutile la discussione su tutte le altre contestazioni sollevate.

Una domanda però ci sorge spontanea: se il calendario aprile-dicembre 2016 si basa su un documento da ritenersi non corretto, anche la distribuzione delle giornate di corse, dei gran premi e del montepremi ordinario del 2016 è da ritenersi non attendibile”?

Questi parametri però sono quelli che contribuiscono a far aumentare o diminuire i partenti, le scommesse per ogni corsa.

Questi parametri però sono alcuni di quelli utilizzati per la “rivoluzionariaclassificazione degli ippodromi: cosa succederà?

Il 31 gennaio si avvicina e aspettiamo che i nodi vengano al pettine:

  • Spiegazioni dei tagli di dicembre;
  • Classificazione degli ippodromi;
  • Tagli alla rete dei corner.

Intanto osserviamo purtroppo il ripetersi delle solite storture:

  • Calendario mensile e fotocopiato;
  • Rincorsa delle società di corse a fare “investimenti” per incrementare la sovvenzione a prescindere dei servizi resi (centri allenamento, luci, sostanzialità).

Conseguenza dell’uso sconsiderato da parte del Mipaaf di parametri che non considerano le qualità professionali delle persone ma altre logiche e metodologie discrezionali e non meritocratiche, tese solo a cogliere consensi politici, avulsi dagli interessi dell’ippica italiana.

Marco Montana

all.to

[real3dflipbook id=”159″]

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *