Oggi dobbiamo partire dalla locuzione latina DUM ROMAE CONSULITUR, SAGUNTUM EXPUGNATUR (mentre a Roma si discute Sagunto viene distrutta) scritta da Tito Livio nel volume XXI dell’opera “Ab urbe condĭta libri CXLII”.
Di questa locuzione viene citata spesso solo la prima parte (dum Romae consulitur) quando si vuole sottolineare come anche davanti a situazioni drammatiche ed urgenti delle persone perdono molto tempo (forse perché non sanno far altro) in consultazioni continue senza prendere una decisione, in un contesto che invece richiederebbe rapide decisioni.
Che la situazione ippica sia tragica lo ripetiamo da molti mesi e il segnale più evidente è il calo continuo delle scommesse.
I cantori seriali a gettone, in attesa di Sanremo, ci hanno dato l’anteprima dello spartito 2018, l’ippica camminerà spedita su due gambe nuove:
- La riforma delle scommesse fatta passare in finanziaria;
- La classificazione degli ippodromi.
Ora delle due gambe una, la riforma risulta ancora assente, la seconda zoppica vistosamente.
I dati riportati ieri da GAET sono terribilmente impietosi per quanto riguarda la raccolta dei due totalizzatori:-15,13%.
Con il conseguente calo dei ricavi ippici (-12,83%) e il conseguente calo delle entrate erariali, attestate per il 2017, rispetto al 2018, su un minore ricavo pari a – € 4.800.000.
L’erario, grazie alla feconda mano che ha scritto il comma 1057 dell’ultima legge finanziaria, potrà rivalersi di queste perdite sull’ippica:
“Qualora dell’applicazione dei commi 1051 e 1056 derivi un minore gettito, il Ministro dell’economia e delle finanze, con proprio decreto, può stabilire l’aumento delle aliquote stabilite dal comma 1051 in misura tale da assicurare maggiori entrate in misura compensativa”.
Più diminuiranno le scommesse, più diminuirà la percentuale a favore destinata allo scommettitore che per il principio dei vasi comunicanti tenderanno sempre più allo zero.
Bella promozione non c’è che dire!
Ritorniamo alla nostra locuzione iniziale “MENTRE A ROMA SI DISCUTE…… “ e a chi sono quelli che discutono del nulla?
Sicuramente come ha indicato GAET, i salotti di Teleippica che sono arredati attraverso il ricco contributo inalterabile di circa 9M annui, sicuramente gli alti dirigenti ministeriali che discutono sui preparativi per la trasferta spesata a Parigi (anche chi non ha mai messo un piede in un ippodromo italiano), sicuramente il consiglio ANACT.
In questo difficile momento qual è stato uno degli argomenti all’ordine del giorno del Consiglio direttivo di ieri?
Il deferimento ai probiviri di due consiglieri, anticamera per l’espulsione!
Niente di nuovo, a turno quasi tutti i consiglieri tranne i fedelissimi sono stati minacciati di espulsione, rei di avere una testa pensante e di non essere allineati.
E come nel passato nulla è successo. Ieri la votazione è finita con un risultato quasi tennistico, 7 a 3 e tutto è stato bocciato.
Ha senso di fronte alla deriva del settore, mettere all’ordine del giorno argomenti per soddisfare ripicche personali finalizzate a difendere piccoli privilegi in spregio al bene comune?
Ha senso utilizzare il Consiglio Anact o la CTC per rivalse personali?
Oddio, a ben guardare è meglio discutere e mettere a verbale il nulla come ieri che castronerie scientifiche sul seme congelato!
E così “MENTRE A ROMA SI DISCUTE…… “ la filiera ippica sta scomparendo……
Redblack