ST. MORITZ – Corse di cavalli su neve

Appuntamenti per la settimana del carnevale con i cavalli oltre alle corse negli ippodromi italiani.

Presso la FIERA DI ROMA dal 16 al 18 febbraio si svolgerà “CAVALLI A ROMA”  appuntamento  dedicato al cavallo e agli sport equestri, il tutto in sette padiglioni dedicati al mondo equestre, dalla monta inglese a quella americana con varie esibizioni: cavallo spagnolo, doma naturale, tiro con l’arco a cavallo e carrozze. Dei 390.000 mq pronti ad ospitare circa 2.000 soggetti – tra pony, cavalli e asinelli – spiccano i due concorsi internazionali di salto ostacoli, il Pony Jumping Show e la prima Tappa Europea di qualifica per la Coppa del Mondo di reining.

In Svizzera sia oggi che domenica 18 febbraio precisamente a St.Moritz si svolgeranno, ad orario continuato le WHITE TURF ST. MORITZ – CORSE INTERNAZIONALI DI CAVALLI SU NEVE iniziate nel 1907.
Le corse di trotto e galoppo come anche lo Skikjöring, una esclusività mondiale, praticate su neve e ghiaccio, si alternano ad intervalli di 30 minuti, creando forti emozioni. Oltre l´importante manifestazione sportiva, sul lago ghiacciato di St. Moritz, viene offerto nei vari tendoni su un´area di 130.000 mq un vasto intrattenimento: musica dal vivo, gastronomia e arte.

Ieri sera nella trasmissione “IPPICA DOMANI” sono stati rappresentati i vari punti di vista sulla recente classificazione degli ippodromi e a parte le critiche scontate sull’assurdità dei parametri e l’ennesima chiamata all’unità per rilanciare l’ippica che rimarrà lettera morta, ci ha colpito l’esortazione del rappresentante di Snaitech, Stefano Marzullo, a iniziare l’iter, come dispongono ben due leggi primarie, per il processo d’individuazione del soggetto privato a cui affidare la gestione dell’ippica.
Finalmente anche chi fino ad oggi non aveva preso posizione richiama la politica a mantenere i suoi impegni per risollevare la filiera ippica.

A margine facciamo notare a chi teme la riforma perché farà calare il contributo statale del 20% all’anno che le scommesse calano ogni anno del 16% e il contributo della legge Zaia quest’anno è stato diminuito ugualmente del 20%, senza dare nulla in cambio, nemmeno gli spiccioli per un caffè.

Redblack

GRAN PRIX DE FRANCE  Gr. 1  Mt. 2100  € 400.000

1 TRADERS YOANN LEBOURGEOIS
2 ANNA MIX PIERRE VERCRUYSSE
3 BELINA JOSSELYN JEAN MICHEL BAZIRE
4 PROPULSION ORJAN KIHLTROM
5 TIMONE EK ENRICO BELLEI
6 WILD HONEY BJORN GOOP
7 BILLIE DE MONTFORT DAVID THOMAIN
8 BOLD EAGLE FRANCK NIVARD
9 BOOSTER WINNER JEAN P. MONCLIN
10 VAL ROYAL CHARLES J. BIGEON
11 CALL ME KEEPER DANIEL RODEN
12 BRIAC DARK MATTHIEU ABRIVARD
13 UZA JOSSELYN ALEXANDRE ABRIVARD
14 VIVID WISE AS ERIC RAFFIN
15 RINGOSTARR TREB GABRIELE GELORMINI

Quante volte abbiamo sentito dire che bisogna prendere a modello l’ippica francese e quante altrettante volte ci siamo detti e abbiamo detto che ripeterlo è un esercizio inutile e che il bisogna deve avere un seguito nei fatti.
E così ancora una volta ci dobbiamo accontentare di guardarli con ammirazione e anche con un po’ di invidia dalla nostra valle di lacrime.
E dopo l’appassionante Amerique di quindici giorni fa eccoci al France giunto alla 63^ edizione che a differenza della corsa delle corse si disputa sulla distanza più breve dei 2100 metri.
Non c’è Readly Express.
Tra i quindici al via i nomi che si staccano sono quelli di Bold Eagle, detentore di due titoli, e Propulsion, terzo nell’Amerique e in precedenza primo nel Bourgogne, battendo proprio il figlio di Ready Cash.
La sorte ha favorito l’americano di Svezia che si avvia con il numero quattro all’interno del rivale dichiarato e proprio la collocazione dietro l’autostart potrebbe avere un ruolo determinante ai fini del risultato finale considerato che si corre sui 2100 metri. E’ molto probabile dunque che Orjan Kihlstrom voglia ripetere la tattica del Bourgogne, ovvero quella della corsa di testa.
E’ ovvio che la carta recente e il numero parlano a favore di Propulsion, ma è altrettanto ovvio che un campione come Bold Eagle non si può dare per perdente a priori.
Sulla base del risultato dell’Amerique c’è da attendersi una prestazione di spessore da parte di Belina Josselyn che Jean Michel Bazire ripresenta con la massima fiducia.
Quanto agli italiani, Traders torna al sulky dopo il successo nel Cornulier che è considerato l’Amerique del montato. E’ veloce e può vantare un successo nei confronti di Boad Eagle nel Marcel Laurent del 2016.
Ringostarr Treb, al contrario di Traiders che ha pescato l’uno, è confinato addirittura al quindici, nonostante ciò potrebbe fare la sua bella figura considerato che nell’Amerique con un po’ di fortuna avrebbe potuto raccogliere qualcosa di più sostanzioso.
Timone Ek dopo l’Amerique dovrebbe essere venuto avanti di condizione e sulla distanza più consona ai suoi mezzi potrebbe portare a casa un piazzamento minore.
Vivid Wise As rientra in un contesto non facile.

Fral

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *