
Palermo
Respinta la domanda cautelare per la riapertura dell’ippodromo La Favorita di Palermo.
Di seguito riportiamo la sentenza del TAR per la Sicilia.
pubblicato il 12/02/2018
N. 00116/2018 REG.PROV.CAU.
N. 00073/2018 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA
sul ricorso numero di registro generale 73 del 2018, proposto da:
-OMISSIS-, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avvocato Massimiliano Mangano, con domicilio eletto presso il suo studio in Palermo, via Nunzio Morello N. 40;
contro
Ministero dell’Interno, U.T.G. – Prefettura di Palermo, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Questura Palermo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura Distrettuale, domiciliata in Palermo, via Alcide De Gasperi. 81;
Comune di Palermo, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Adriana Masaracchia, Laura La Monaca, con domicilio eletto presso lo studio Adriana Masaracchia in Palermo, piazza Marina N.39;
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli non costituiti in giudizio;
per l’annullamento
previa sospensione dell’efficacia,
– del provvedimento antimafia interdittivo prot. n. -OMISSIS-, emesso dalla Prefettura di Palermo – Area I – Antimafia e notificato dai Carabinieri in data-OMISSIS-;
– ove occorra, del verbale del “Gruppo provinciale interforze” della riunione svoltasi in data -OMISSIS-;
– del decreto del Direttore Generale -OMISSIS- del Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica – Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha disposto la decadenza della -OMISSIS- dal riconoscimento concesso -OMISSIS-, -OMISSIS- nonché la risoluzione di diritto dell’Accordo sottoscritto in data -OMISSIS- recante la disciplina del finanziamento concesso alla società; infine ha annullato -OMISSIS-;
– dei decreti del Questore di Palermo del -OMISSIS-, notificati in data -OMISSIS- relativi alla revoca della licenza di P.S., per -OMISSIS-;
– dell’ordinanza di rilascio del Comune di Palermo n. -OMISSIS- e della nota precedente prot. n. -OMISSIS-.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero dell’Interno e di Comune di Palermo e di U.T.G. – Prefettura di Palermo e di Ministero dell’Economia e delle Finanze e di Questura Palermo;
Vista la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l’art. 55 cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 8 febbraio 2018 il dott. Roberto Valenti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
RITENUTO che la complessità e molteplicità degli elementi dedotti nell’impugnata informativa prefettizia mal si conciliano con la sommaria delibazione entro cui è circoscritta la cognizione del Collegio nella presente fase cautelare;
CONSIDERATO, tuttavia, che i provvedimenti impugnati presentano molteplici elementi che corroborano, prima facie, la non implausibilità delle deduzioni operate dall’Amministrazione prefettizia nel caso in esame, connotate da ampio margine di discrezionalità;
CONSIDERATO, inoltre, che è incontestato tra le parti che il contratto di concessione -OMISSIS- sia già scaduto e che -OMISSIS- abbia già in precedenza rappresentato la necessità di procedere a nuovo affidamento tramite procedure di evidenza pubblica;
CONSIDERATO altresì quanto dedotto dalle Amministrazioni in ordine alla violazione delle disposizioni del rapporto di convenzione per l’affidamento a terzi, senza preventiva autorizzazione -OMISSIS-;
CONSIDERATO quindi che, allo stato, non sussistono i presupposti per la concessione della invocata misura cautelare;
RITENUTO di poter eccezionalmente compensare tra le parti le spese della presente fase cautelare;
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Prima), rigetta la domanda cautelare proposta con il presente ricorso.
Spese compensate.
La presente ordinanza sarà eseguita dall’Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del Tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Vista la richiesta dell’interessato e ritenuto che sussistano i presupposti di cui all’art. 52, comma 1, D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, a tutela dei diritti o della dignità della parte interessata, manda alla Segreteria di procedere all’oscuramento delle generalità nonché di qualsiasi altro dato idoneo ad identificare la parte interessata.
Così deciso in Palermo nella camera di consiglio del giorno 8 febbraio 2018 …..
….omissis…
In alto mare l’apertura della “Favorita”. Le categorie siciliane non sanno più a quale santo aggrapparsi.
Si preannuncia un periodo “nero” per l’ippica palermitana già colpita da una pesante crisi che ha ridotto drasticamente il montepremi delle corse, ha allontanato gli appassionati e soprattutto ha penalizzato economicamente driver, artieri, allevatori, proprietari, allenatori e lavoratori.
Insomma tutti i lavoratori (già in arretrato di parecchie mensilità) che ruotano attorno alla struttura di viale del Fante, più quelli dell’indotto.
Proprietari, allenatori, guidatori, lavoratori e tutto l’indotto che ne consegue dovranno arrendersi e purtroppo cambiare professione se non potranno ritornare in pista a breve.
Un insostituibile pezzo di storia dell’ippica italiana che rischia di scomparire.
Maurizio Mattii
Procura e Commissioni di disciplina
Tra meno di 30 giorni i componenti della Procura della Disciplina e delle commissioni di prima e seconda istanza decadranno dal loro ruolo per scadenza naturale dei termini di nomina.
Infatti erano stati nominati con decreto n°16315 Prot. del 10/03/2015 e la durata era triennale, fino al marzo di quest’anno.
Visto che le nomine erano state equamente ripartite, come da prassi, tra il Ministro e il Sottosegretario con delega all’ippica, ora si pone un problema causato dalle imminenti elezioni.
Si aspetterà l’arrivo di un nuovo ministro ed eventuale sottosegretario o con un colpo di mano si emetterà rapidamente un nuovo decreto figlio dell’attuale compagine governativa?
I precedenti non sembrano deporre a favore di un provvedimento illuminato quando si parla di giustizia sportiva.
Infatti si è passati dalle nomine di Unirelab per raccomandazione diretta – e rinnovate senza traccia di trasparenza, in barba a procedure con pubblica evidenza-, a nomine dimenticate nei cassetti da più di un anno, come la Commissione scientifica perché ingombrante ancorché obbligatoria per regolamento, a improbabili graduatorie di funzionari e veterinari per ottenere penalizzazioni con chirurgica precisione ed infine a concorsi a responsabili di settore con vincitore talmente scontato che in caso di possibilità di scommessa la quota sarebbe stata come si diceva una volta “vale riga”.
Nomine clientelari che nulla hanno di tecnico e i disastrosi risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Aspettiamo fiduciosi di essere stupiti, come diceva la pubblicità, con “effetti speciali” ma pensiamo che il tutto sarà trasmesso in un triste bianco e nero.
Redblack
Le categorie pugliesi scaricano Faticoni
Riprendiamo da vari social e pubblichiamo il seguente comunicato delle categorie pugliesi:
“Spett.le Mipaaf
c.a. Dott.ssa S. Mastromarino
c.a. Dott. S. Abate
Con la presente comunichiamo che tutti gli operatori pugliesi alla luce dei vecchi e dei nuovi avvenimenti ippici <noti come cause del collasso del settore> hanno convenuto, pur ringraziando l’operato del signor Faticoni che negli anni si è speso per noi operatori, che per posizione geografica e servizi di conseguenza utili per la sopravvivenza dell’ippica pugliese si è resa necessaria una rappresentanza diversa per noi tutti. Tale figura si è convenuti riconoscerla nel sig. Gennaro Di Battista, colui che per 40 anni è stato handicapper di Taranto.
Cordiali saluti, le categorie pugliesi.”
Poverino, dispiace…la crisi non risparmia proprio nessuno!
Redazione Organismo ippico