Palermo

Cala il sipario sull’Ippodromo della Favorita dopo che il TAR ha rigettato il ricorso di sospensiva presentato dall’Ires contro l’interdittiva prefettizia antimafia che di fatto ha bloccato l’attività agonistica. La situazione appare senza sbocchi, a meno di una soluzione provvisoria che assegni la struttura ad una nuova società in attesa del prossimo bando.
Procedura che potrebbe richiedere tempi lunghi date le criticità connesse alla situazione ambientale. Né al momento appare percorribile il trasferimento delle giornate di corse di Palermo a Siracusa.
La messa “fuori ruolo di Siracusa trotto” rende impossibile un calendario di corse in Sicilia fino alla riassegnazione della gestione della Favorita a un nuovo soggetto.
L’illuminato decreto a firma dell’onorevole Castiglione prevedeva “gli ippodromi fuori ruolo non possono avere corse fino alla presentazione e successiva accettazione di un piano di sviluppo”.
Nessuna traccia, come nella migliore tradizione ministeriale, della procedura necessaria a risolvere i problemi degli operatori siciliani.

Il fatto incredibile è che la situazione di Palermo era nota e mettere fuori ruolo Siracusa trotto – che ha una valenza sia tecnica sia promozionale anche per il trotto – per dei discutibili parametri è uno schiaffo a tutta la filiera ippica, che rischia di cancellare un insostituibile pezzo di storia dell’ippica italiana e di mettere in mezzo alla strada tante persone che con lo sport del cavallo da corsa vivono.

Organismo ippico Italiano

Mipaaf

Il montepremi scende, gli ippodromi chiudono, la giustizia sportiva non è credibile e i ricavi continuano a diminuire, ma il Mipaaf continua imperterrito nella sua opera di smantellamento dell’ippica, continuando a considerare subnormali gli ippici e ad usare un pallottoliere taroccato.

Un suggerimento per un’inversione di rotta e risolvere i problemi all’interno degli uffici ippici del ministero.

In uno studio coordinato dall’università di Pisa in collaborazione con università John Moores di Liverpool e l’università autonoma di Barcellona sono stati messi in relazione anche nei cavalli le capacità cognitive dei singoli animali con il loro carattere, così da poter ritenere che davanti ad un problema ogni cavallo lo risolverà in  modo consono con la sua indole.

Hai visto mai che un cavallo o due negli uffici ministeriali, in poco tempo arrivino alla soluzione dei problemi della filiera, dimostrando che basta un po’ di carattere per arrivare alla fine di un buon lavoro?

Redblack

Tornese

Segnaliamo per chi vuole abbinare una gita culturale, interessante anche per i bimbi, ad un pensiero profondo sull’ippica eroica.
La gita è a Grandate in provincia di Como dove nel 2000 Pietro Catelli fondatore del gruppo Artsana ha dato vita al museo del cavallo giocattolo.
Uno spettacolo per la vista -oltre 600 giocattoli dal 700 in poi- e per lo spirito fanciullo presente in ognuno di noi.
Il museo si trova in via Tornese e non è un caso perché i locali del museo sono partiti dalle scuderie dove il 13 luglio 1952 nacque Tornese, il sauro volante.
Per chi non lo sapesse la parola Tornese indica una moneta napoletana che aveva il valore di 6 monete chiamatecavalli“.

Tev

Di

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