Giuseppe Castiglione
Facciamo il punto sulla situazione drammatica dell’ippodromo della Favorita perché di parole in libertà ne vengono dette tante, ma gli operatori palermitani hanno la necessità di avere ben chiaro cosa e chi sta determinando la scomparsa del trotto dalla Sicilia.
Il decreto che ha stabilito i criteri su cui doveva basarsi la classificazione è il n° 681 del 2016 e porta la firma di Giuseppe Castiglione.
Il decreto che impedisce agli ippodromi “fuori ruolo” di poter effettuare convegni di corsa è del dicembre 2017 ed è sempre a firma di Giuseppe Castiglione.
Che la situazione dei parametri di Siracusa trotto fossero non sufficienti per entrare in lista era nota dall’ottobre 2017 e visto che non vi erano più corse in calendario e che la chiusura dell’ippodromo di Palermo è avvenuta prima della pubblicazione del decreto n° 995 era possibile indicare subito le modalità di recupero dei “fuori ruolo”.
Chi poteva fare e non l’ha fatto è Giuseppe Castiglione.
Quindi, a parte i problemi giudiziari della Ires, chi poteva prevenire questa tragedia era Giuseppe Castiglione che invece non ha fatto nulla, ma continua a ricevere i ringraziamenti seriali dei servitori di corte.
Chi nega questa evidenza fa un torto alla realtà e agli ippici palermitani.
Comunque tutti possono sanare le proprie manchevolezze, anche il buon ladrone sul Gòlgota riconobbe i propri errori e fu perdonato.
Il punto
Vediamo cosa possono aspettarsi gli ippici siciliani:
–nuovo decreto che sospenda l’applicazione della classificazione ( può farlo Giuseppe Castiglione);
–pubblicazione immediata di un decreto (a oggi mancante) che indichi le modalità per poter richiedere l’entrata in ruolo dei fuori ruolo;
–sospensione del decreto da parte del TAR di Roma su ricorso di un qualsiasi ippodromo.
Dato che chi poteva fare, non l’ha fatto (Giuseppe Castiglione) l’unica speranza per la Sicilia è che i dirigenti dell’ippodromo del Mediterraneo riescano a convincere il ministero ad accelerare le modalità del recupero.
Se tutto questo succederà – gli incontri della settimana prossima dovrebbero servire a questo – un enorme grazie dovrà essere rivolto a Siracusa, anche perché lo faranno senza sapere i criteri di assegnazione delle risorse per il 2018, ma solo – assumendosi un grande rischio – per tenere in vita il trotto siciliano che farà onore all’imprenditoria siciliana.
Anche gli appassionati sardi stanno percorrendo la stessa strada, speriamo che tutto si risolva anche per loro.
Un atto di buona volontà, l’opposto degli slogan e del rifiuto al confronto unitario operati sinora dal Mipaaf e dal suo “piano di mezzo” che continuano ad avallare scelte scriteriate e clientelari.
Lo spettacolo ippico è sport, evento sociale e competenza, un insieme di nozioni che vanno dalle performance dei cavalli alle genealogie, a proprietari, allevatori, allenatori, guidatori, fantini e società di corse, da persone che sappiano cos’è una corsa di cavalli.
E per sapere cos’è una corsa di cavalli è necessario che i capoccioni del ministero facciano un bagno di umiltà.
Redblack