Ippodromo La Favorita
Palermo

IPPODROMO DI PALERMO

Riportiamo da Blogsicilia.it la seguente scioccante dichiarazione.

Tanti dubbi sulle vere ragioni della chiusura dell’Ippodromo di Palermo, ma una sola certezza: oltre 500 lavoratori lasciati per strada. Persone, cui va la nostra piena solidarietà, che vivono da decenni di questo indotto, esercitando dentro la struttura la propria professione e la propria passione. La legalità senza dubbio al primo posto, ma sfrattare senza alcuna motivazione centinaia di famiglie è macelleria sociale”.

Il sospetto lo lancia il deputato Alessandro Pagano, capolista alla Camera per la Lega nel collegio plurinominale di Palermo città.

All’apertura delle Camere presenterò un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno, per fare chiarezza sulle tante ombre che ancora avvolgono la chiusura preventiva del parco della Favorita. Una decisione arrivata con l’invio dell’interdittiva antimafia da parte del prefetto, nonostante che, ad esempio, dal maxi e costoso sistema di videosorveglianza, imposto dalla stessa prefettura, non fosse stato registrato niente di anomalo e illecito, nell’ultimo periodo di apertura della struttura, riguardo a infiltrazioni mafiose. Quando saremo al governo – prosegue Pagano – farò riaprire il dossier al prossimo ministro dell’Agricoltura, che sarà leghista, competente in materia. Lo storico ippodromo va salvato e rilanciato. Le famiglie non devono essere abbandonate, e l’eventuale progetto di allestire presso l’Ippodromo un centro di accoglienza per migranti o finti profughi va smascherato”.

L’ippodromo di Palermo è già stato chiuso una prima volta il 3 marzo 2017 per fatti occorsi il 24.02, a seguito del quale era stata istituita dal Mipaaf una Commissione d’indagine.

Commissione d’inchiesta per i fatti composta per i tre quarti dagli stessi responsabili dei normali controlli.

Commissione istituita con decreto  firmato dal Capo Dipartimento Luca Bianchi (Prot. n. 30747 del 13/04/2017composta dalla dirigente dott.ssa Stefania Mastromarino, dirigente delegato del settore tecnico, dal dott. Alessandro Lazzaro – incaricato di svolgere tutte le attività inerenti al controllo, coordinamento e aggiornamento degli addetti alla vigilanza corse e di verifica di eventuali inidoneità e inefficienze di strutture, servizi ed impianti degli ippodromi,… dal presidente di giuria al trotto signor Gabriele Graziani e dal dott. Giuseppe Chirico con funzioni di segreteria.

Il decreto, tra le varie specifiche, recitava: “…La Commissione ha il compito di procedere a un’organica ricostruzione delle vicende che hanno determinato la sospensione dell’attività presso l’ippodromo di Palermo nella loro successione cronologica. La Commissione ha, altresì, la funzione di verificare l’adeguatezza delle azioni poste in essere dalla società di corse per assicurare il rispetto degli obblighi regolamentari, in particolare di quelli afferenti al controllo degli accessi, anche al fine di proporre all’Amministrazione l’adozione di eventuali provvedimenti di autotutela o atti comunque idonei a garantire il controllo e la disciplina delle corse”.

La commissione autorizzò la riapertura dell’ippodromo dal 1 luglio 2017, pensando evidentemente di aver esaurito il suo compito. Poi lunedì 11 dicembre 2017 il Mipaaf revocò la gestione dell’ippodromo all’Ires e sospese nuovamente l’attività delle corse per un’interdittiva antimafia del prefetto di Palermo.

Da allora tante le ipotesi ma nulla di concreto

Qualche spiegazione questi signori dovranno pur darla prima o poi a qualcuno !!

L’ippica è uno sport serio e deve essere gestita seriamente da persone competenti e non da apprendisti stregoni, che sdottorano e si arricchiscono sulla pelle della povera gente.

Maurizio Mattii

GRAND PRIX DE PARIS  Gr. 1  Mt. 4150  € 400.000

1°  14   BIRD PARKER  J. PH. MONCLIN   14.3  
13 BELINA JOSSELYN J. M. BAZIRE 14..3
7 BRIAC DARK M. ABRIVARD   14.4
8 CARAT WILLIAMS D. THOMAIN 14.6
3 APOLLON DE KACY M. MOTTIER 14.7

 Il Gran Prix de Paris non tradisce le attese.

Doveva essere una lotta a tre e regolarmente così è stato. La retta d’arrivo vedeva staccarsi in lotta Bird Parker che anticipando gli avversari diretti si era portato a fianco del leader Bilibili per accompagnarlo fino all’ingresso dell’ultima curva, Belina Josselyn lanciata al largo da Jean Michel Bazire e in mezzo ai due Briac Dark.

Prestazione di spessore quella del figlio di Ready Cash che Jean Philippe Monclin ha interpretato con fiducia e acume tattico. Secondo onorevole per Belina Josselyn che ha perso da un gran cavallo per nulla stanco nonostante una stagione per lui onerosa quanto produttiva, si pensi soprattutto ai successi nel Bourbonnais e nel Belgique. Meno incisivo dei due Briac Dark. Anche se solo quarto, lontano dai primi tre, finisce bene Carat Williams.

Fral

GRAN PREMIO PONTE VECCHIO  Gr. 3  Mt. 2020  € 33.000

1°  4 URAGANO TREBI’   R. VECCHIONE   13.7
6 TINA TURNER FED. ESPOSITO 13.8
12 TOBIAS DEL RONCO G. CASILLO 13.8
9 SING HALLELUJAH  D. NUTI 13.9
2 UNA BELLA GAR A. GREPPI 14.0

Ponte Vecchio nel rispetto del pronostico almeno per quanto riguarda il vincitore.

Si afferma infatti Uragano Trebi’ interpretato magistralmente da Roberto Vecchione.

La più lesta al via era Tina Turner che lasciava subito sfilare Super Star Reaf sulla quale si proiettava presto Uno Italia. Dietro i due la stessa Tina Turner e Una Bella Gar, mentre Uragano Trebi’ si sistemava in schiena all’allievo di Lorenzo Baldi

Sulla retta opposta all’arrivo Tobias Del Ronco con un gran volo si portava sulla testa della corsa, mentre Uno Italia mollava la presa. All’imbocco dell’ultima curva si faceva avanti Uragano Trebi’ che sul calo di Uno Italia spostava per seguire l’allievo di Casillo. In retta di arrivo mentre il figlio di Nad Al Sheba si affermava nettamente e Tina Turner aveva la meglio di Tobias Del Ronco.  A ridosso dei tre finivano Sing Hallelujah e Una Bella Gar.  

Fral

Di

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *