Tutti gli appassionati di fantascienza conoscono l’intrigante argomento degli universi paralleli.
Un universo parallelo rispetto a quello in cui si vive è caratterizzato da essere leggermente, ma sostanzialmente diverso da quello originale.
Ebbene anche nel Mipaaf esistono degli universi paralleli che si estrinsecano nelle tabelle di nomina mensile degli addetti alle corse sia al trotto che al galoppo.
Infatti, in nome della trasparenza ogni mese in modo puntuale, parola presente nel vocabolario ministeriale alla parola “decreto”, ma non a quello dei pagamenti, vengono pubblicate le tabelle base degli addetti ad ogni singolo ippodromo e ad ogni singola funzione.
Certo, i costi non sono evidenziati ma rimandati ad altro provvedimento di cui di solito si perdono le tracce non esistendone copia da anni sul sito ministeriale.
Ma qui si appalesa l’universo parallelo in quanto dalle tabelle ufficiali sono sempre assenti i veterinari responsabili e coadiutori, come se non esistesse la loro figura in ogni giornata di ippodromo.

Esistono però altre tabelle non riportanti i solo veterinari, ma anche tutti gli altri addetti come nelle tabelle ufficiali e pubbliche.

Quindi le nomine dei veterinari sono presenti solo in queste tabelle non allegate ai decreti pubblicati ma fatte girare, appunto in un universo parallelo, sconosciuto al pubblico, ma ben presente agli addetti ai lavori.

Perché questa differenza, perché quest’opacità in questo piccolo segmento?

In fin dei conti i veterinari non dovrebbero essere equiparati alla polvere che viene messa sotto il tappeto per non essere vista da tutti, il loro ruolo è importante e deve avere la stessa evidenza di tutti gli altri funzionari.
Non vogliamo applicare in questo caso la massima attribuita allo statista democristiano appassionato di cavalli:

A pensare male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca”.

Non è per caso che alcune nomine portano a far viaggiare veterinari ben lontani dalla loro sede, a discapito di colleghi locali, incrementando così i costi del baraccone, del resto a oggi sconosciuti?

La distribuzione tra i vari colleghi è equa o sbilanciata? Sarebbe opportuno che nell’occasione sia spiegata la differenza tra RESIDENZA e DOMICILIO riguardo ai rimborsi spese.

Sarebbe semplice pubblicare le tabelle dell’universo parallelo per evitare i cattivi pensieri.
Attendiamo fiduciosi che il Silvan del Mipaaf faccia apparire questi dati a breve, perché ripetiamo, la trasparenza non è una concessione.
E’ un obbligo da parte della Pubblica Amministrazione.

Il Mipaaf di Saverio Abate e del piano di mezzo non è come l’Unire di Panzironi.

E’ peggio!

La gestione deficitaria di questo Mipaaf si evidenzia con un montepremi ballerino, emorragia di convegni ordinari sostituiti da corse estere, la qualità delle corse difesa solo a parole, conti drammatici dovuti ai vantaggi garantiti agli assuntori del gioco, volume delle scommesse e dei ricavi in continuo calo, danno erariale in aumento, spese eccessive e clientelari per funzionari, i persistenti problemi legati all’antidoping e quelli relativi al modo originale con cui il ministero concepisce la disciplina sportiva.
Tutto sulla pelle della povera gente che non vede più un futuro per le proprie famiglie.

Il Mipaaf di Saverio Abate e del piano di mezzo non è come l’Unire di Panzironi.

E’ peggio!

Redblack

Anact

Da un lettore Cantica – riceviamo e pubblichiamo:

Organismo ippico, per cortesia, fai sapere che a furia di fare dichiarazioni di sottomissione alla cricca che gestisce il “decremento virtuoso” dell’ippica italiana, Ferrero ha reso inutili anche i suoi ringraziamenti e soprattutto pure l’Anact, … gran bel risultato ed è solo al terzo anno di presidenza e per quanto riguarda all’obsoleto mettetegli uno specchio di fronte .. forse gli viene un dubbio

Redazione Organismo Ippico

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