C’è qualcosa di strano che non si riesce a comprendere.

A fronte di una segnalazione fatta da Mario Minopoli jr su una delle principali cause del degrado dell’ippica: corse non trasparenti e poco credibili, è immediatamente scattata una difesa d’ufficio del sistema che non ha colto nel segno, anzi lascia molti dubbi e perplessità, tanto da meritare un approfondimento giudiziario.

L’amarezza del driver napoletano non era rivolta al luogo, ma al degrado del sistema di cui le corse combinate e le richieste di combine sono un lampante esempio.

Non si comprende la difesa d’ufficio dell’ippodromo foggiano fatta dal sig. Cusimano o forse si comprende sin troppo bene.

Come afferma Mario Monopoli jr: “Poche parole per buoni intenditori, in coppia con quello che nell’ippica  è divenuto un luogo comuneA pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca

Questa risposta indica la distorsione della realtà, dove si stanno radicalizzando le posizioni, dove ognuno difende il proprio orticello a prescindere dai fatti, dal rispetto delle norme, dal buon uso della giustizia sportiva, dall’etica e dalla legge.

Che cosa vuole Mario Monopoli jr ?

Basta leggere, l’ha scritto, nero su bianco“ Certezze per il futuro professionale degli allenatori – guidatori e un decoro, che non sembra esistere più” e che – aggiungiamo – non si può riacquisire con le combine delle corse e con qualche scellerato che ha deciso di vivere con i gettoni che ne derivano, che minano la credibilità del comparto e che prima o poi lo trascineranno davanti a qualche tribunale.

Mario Monopoli jr vuole vivere del suo lavoro, del piacere di fare un cavallo da corsa, di crescere, educare e istruire i suoi figli nel rispetto delle regole e degli altrui diritti.

Di avere il coraggio di guardarsi allo specchio e non vendersi come Giuda Iscariota per trenta denari!!

E come lui tante persone oneste che non vogliono perseguire la politica dello sfascio e delle briciole, ma che credono ancora in un’ippica che non sia dei disonesti e dei mercenari, ma veramente di tutti.

Maurizio Matti – Marco Montana

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