Gran Premio Giorgio Jegher mt 1660 € 33.000
1 TINA TURNER G. LO VERDE
2 PEACE OF MIND A. GOCCIADORO
3 STELLA DI AZZURRA FED. ESPOSITO
4 TANGO NEGRO R. VECCHIONE
5 SUERTE’S CAGE E. BELLEI
6 UNO ITALIA L. BALDI
7 TAYLOR ROC V.P. DELL’ANNUNZIATA
8 UNICA CAGEMAR F. PISACANE
9 PANTERA DEL PINO R. LEGATI
Il Gran Premio Giorgio Jegher è la seconda classica dell’anno per anziani e indigeni esteri, un altro Gran Premio storico ridimensionato come altri del calendario nazionale dei free for all. Dal 1964 al 2017, da Qualto a Ringostarr Treb nell’albo d’oro della manifestazione figurano i nomi di campioni che ci riportano agli anni felici del nostro trotto quali Carosio, Delfo, Sharif Di Jesolo per citarne solo tre.
Ma veniamo all’oggi. Nove i partenti per una corsa resa interessante dalla presenza di Peace Of Mind e Suerte’s Cage, entrambi al rientro dalla Finale del Campionato Master del 26 dicembre, e di Tango Negro che torna in Italia dopo un anno e mezzo trascorso tra la Svezia e la Francia.
La figlia di Uronometro sulla linea del successo nel Palio dei Comuni e del Duomo con il numero alla corda è da considerare come una sicura protagonista al pari di Suerte’s Cage che lo scorso anno si è guadagnato a suon di risultati un posto nell’élite dei prima serie italiani.
Ruolo di primo piano anche per Tango Negro che è un soggetto di valore assoluto. Bisognerà vedere però come il figlio di Infinitif e Lisetta Real si troverà sul non facile tracciato dell’ippodromo giuliano.
Più difficile, considerato il numero all’estremità dell’ala, per il sempre generoso Uno Italia.
Tra gli altri meritano una citazione l’appostata Tina Turner e la compagna di allenamento di Peace Of Mind, Stella Di Azzurra.
Fral
La Pupa e il Cavallo
Dopo gli effetti speciali di ieri visti durante la riunione degli ippodromi e in attesa della prossima puntata prevista nella settimana di Pasqua, il Direttore Abate, speriamo, si prepara a confezionare quale sorpresa da mettere nell’uovo pasquale il calendario delle corse.
Non sapendo se questa sorpresa sarà piacevole o meno per la filiera indichiamo due spunti per il periodo pasquale, uno culinario e un’ altro folkloristico.
La Pupa
E’ un tipico dolce della cucina tradizionale abruzzese, le cui origini si scindono in due percorsi narrativi completamente differenti. Si racconta che il dolce, dalle tipiche forme, veniva fatto ai tempi del fidanzamento, quando la coppia era solita presentarsi pubblicamente alle rispettive famiglie ognuno con il proprio vessillo. Vi è poi la tradizione cristiana della Pasqua e della Resurrezione legata a questi dolci; una tradizione che ci riconduce all’ultima cena quando Cristo spezzò il pane e lo distribuì agli apostoli.
Cavallo di fuoco
Il Cavallo di fuoco (in dialetto locale lu Cavalla dë fuoca) è una rievocazione storica che si tiene ogni anno a Ripatransone (Ascoli Piceno), nel giorno dell’Ottava di Pasqua.
Consiste in uno spettacolo pirotecnico d’effetto e, per i cittadini, a forte coinvolgimento emotivo.
Fra le celebrazioni dell’Ottava di Pasqua, il Cavallo di fuoco si inserisce oggi come manifestazione civile. Nonostante ciò, rimane una festa essenzialmente religiosa, al punto che la sua organizzazione è demandata alla confraternita del Duomo, intitolata alla Madonna di San Giovanni. In tempi recenti è anzi invalsa l’usanza di far benedire il Cavallo dal vescovo diocesano, sul sagrato della Cattedrale, subito dopo la principale celebrazione eucaristica.
La tradizione fa risalire le origini del Cavallo al 10 maggio 1682, giorno della solenne incoronazione del simulacro della Vergine da parte del vescovo Giovan Giorgio Mainardi. Fu un artificiere di Atri, chiamato per l’occasione, a improvvisare per primo lo spettacolo.
Successivamente l’animale fu sostituito con una sagoma.
In origine essa era di legno, e fino al 1932 veniva portata in spalla dal più robusto dei cittadini. In seguito si reputò più conveniente dotarlo di ruote e timone e farlo trainare da volontari dotati di vesti e accessori di protezione. Nel 1994 un nuovo Cavallo in lamiera di ferro, costruito sul modello del precedente, ha preso il posto del feticcio di legno.
Lo spettacolo ha una durata complessiva generalmente breve (fra i 20 e i 30 minuti).
Una volta concluso, gli addetti riaccompagnano il Cavallo alla sua rimessa, dove esso attende fino all’anno seguente.
Redblack