Ippodromo di Agnano

Ippodromo di Agnano in vendita

Dopo Palermo, rischia lo smantellamento un altro pezzo insostituibile di storia dell’ippica italiana, l’ippodromo di Agnano.

“……Le casse del Comune di Napoli sono ancora vuote e hanno bisogno di essere rimpinguate: è per questo che l’amministrazione de Magistris sta pensando di mettere in vendita addirittura l’Ippodromo di Agnano, una vera e propria istituzione in città che, dopo lo splendore e un periodo di decadenza, negli ultimi anni aveva conosciuto una nuova vita, sede di numerosi eventi e manifestazioni. 

Secondo quanto riportato da Il Mattino, l’idea potrebbe presto concretizzarsi in un atto formale: un affare che, secondo le prime stime, porterebbe nelle casse del Comune di Napoli dai 15 ai 20 milioni di euro. All’inizio di marzo l’amministrazione comunale aveva già messo in vendita 13 “gioielli” del suo patrimonio immobiliare: da Villa Cava a Marechiaro, ad alcuni appartamenti dello storico Palazzo Cavalcanti al centro storico, fino al Complesso delle Mo (fanpage.it)”

Tev 

Vittorio Ballardini a gamba tesa

L’ippica è alla frutta e si vede non si possono più sostenere  interessi di parte, ma piuttosto fare un passo indietro, una riflessione per condividere un orizzonte comune, intraprendere un percorso imprenditoriale che porti al risanamento del settore.
Gli operatori ippici non ne possono più, chiedono meno spese, meno clientelismo, meno nomine politiche dei funzionari, meno politica, maggiore trasparenza, maggiore competenza specifica, maggiore rispetto per il lavoro e la dignità della gente dell’ippica.

Imprescindibile per la ripresa del settore è il contributo di tutte le componenti ippiche, dalle categorie alle organizzazioni sindacali, e l’istituzione da parte dell’Unire di un tavolo unitario di concertazione, improntato alla massima trasparenza. Esattamente il contrario della politica perseguita dalla dirigenza del Mipaaf, che preferisce scegliere di volta in volta interlocutori funzionali ai propri fini, antitetici al rilancio culturale, tecnico ed economico del mondo del cavallo finalizzati solo a ridimensionare il settore, a trasformarlo in un baldacchino ostaggio  dei concessionari alle scommesse.

Vittorio Ballardini è uno dei pochi senatori rimasti di un’ippica che fu. Non ne può più e interviene ancora a gamba tesa. 

A detta dei titolari dei provider tengono l’ ippica solo per stare sul mercato gli interessano solo i virtual perché fanno dieci volte più gioco di noi! Questa è stata la truffa legalizzata dallo Stato! Hanno usato il sistema del riccio nella tana della volpe, che a forza di chiedergli un po’ di posto l’ha cacciata fuori !!!  LADRI TUTTA LA VITA!”

L’ippica non è soltanto scommessa, ma soprattutto impiego del tempo libero e opportunità per posti di lavoro e non può e non deve essere considerata alla stregua del gioco d’azzardo. 

Il Mipaaf, – conti, programmazione, calendario e classificazione degli ippodromi alla mano – è la copia  speculare dell’Unire di Panzironi.
Direttore (Commissario Unire con Panzironi) e molti dirigenti e funzionari sono gli stessi .
In qualsiasi settore privato sarebbero state licenziate per scarso rendimento, pena il fallimento di qualsiasi attività.

Da allora non è cambiato nulla.

Organismo ippico italiano

Calendario del mese di Aprile

E’ stato pubblicato il calendario (allegato) di Aprile, domani ritorneremo nel dettaglio sull’argomento. Per ora ci limitiamo alla pubblicazione dei seguenti dati:

ippodromi -3 unità  (Treviso e Chilivani galoppo e San Giovanni Teatino trotto);
– montepremi -1.139.110€ ;
– giornate corse -22:

Nessun decreto come invece promesso per la riammissione degli ippodromi fuori ruolo e la ricollocazione in altre fasce di altri impianti.

L’ippica dei ringraziamenti seriali, degli irresponsabili, delle parole a…vuoto.

Redblack

All.to: calendario corse Aprile 2018

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